È mancato poco per fare l’impresa: il Bellinzona esce dalla
Coppa Svizzera a testa alta, ma con la convinzione, o perlomeno la speranza, di
aver fatto un salto di qualità nel suo gioco.
Un’asta di Vogt, una clamorosa occasione fallita da Sadiku e tanti potenziali pericoli per la porta di Hammel, ma il pallone non ha voluto saperne di entrare.
E il Grasshopper? Passa il turno grazie a una palla ferma: Lasso si dimentica di Meyer sul secondo palo e Alexander Muci, al suo debutto in porta, non può fare nulla. Certo che se gli zurighesi sono questi, sabato il Lugano non dovrebbe avere grossi problemi nel conquistare i tre punti. Ma come sappiamo, ogni partita è diversa dalle altre.
È stato fischiato l’arbitro Turkes a fine partita: non tanto per il rigore non dato nel finale (che probabilmente non c’era) ma piuttosto per la gestione dei cartellini gialli che è sembrata iniqua e spudoratamente a favore delle cavallette.
Cosa resta di questa sconfitta di misura? La consapevolezza che il Bellinzona non è così debole, ma che per vincere le partite bisogna fare gol, e soprattutto, non regalarne com’è successo oggi.
Sabato ci sarà una gara fondamentale: perché se i granata hanno preso coscienza della loro forza, il Wil ha portato addirittura ai rigori il San Gallo.
Insomma, la Challenge League sembra piuttosto agguerrita ed equilibrata, e vincere non è mai facile.
Ma adesso i granata devono iniziare a farlo.
Un’asta di Vogt, una clamorosa occasione fallita da Sadiku e tanti potenziali pericoli per la porta di Hammel, ma il pallone non ha voluto saperne di entrare.
E il Grasshopper? Passa il turno grazie a una palla ferma: Lasso si dimentica di Meyer sul secondo palo e Alexander Muci, al suo debutto in porta, non può fare nulla. Certo che se gli zurighesi sono questi, sabato il Lugano non dovrebbe avere grossi problemi nel conquistare i tre punti. Ma come sappiamo, ogni partita è diversa dalle altre.
È stato fischiato l’arbitro Turkes a fine partita: non tanto per il rigore non dato nel finale (che probabilmente non c’era) ma piuttosto per la gestione dei cartellini gialli che è sembrata iniqua e spudoratamente a favore delle cavallette.
Cosa resta di questa sconfitta di misura? La consapevolezza che il Bellinzona non è così debole, ma che per vincere le partite bisogna fare gol, e soprattutto, non regalarne com’è successo oggi.
Sabato ci sarà una gara fondamentale: perché se i granata hanno preso coscienza della loro forza, il Wil ha portato addirittura ai rigori il San Gallo.
Insomma, la Challenge League sembra piuttosto agguerrita ed equilibrata, e vincere non è mai facile.
Ma adesso i granata devono iniziare a farlo.
(L'occasione fallita da Sadiku, nella foto di Filippo Zanovello)