HC AMBRÌ PIOTTA
Così non è abbastanza
Pubblicato il 22.09.2025 07:18
di Cristiano Perli
Non ce l’aspettavamo. No, almeno non così. Quattro miseri punti in sei partite.
Sembrano le statistiche del mese di novembre, a noi solitamente nefasto. Ma no, siamo soltanto a settembre, periodo in cui l’Ambrì dovrebbe mettere del fieno in cascina.
Così non va, bisogna cambiare marcia.
Ma come? Semplicemente giocando con il coltello tra i denti, come ha sempre sostenuto e predicato Cereda. Noi siamo l’Ambrì, e se non giochiamo con questa caratteristica, sarà durissima.
Se la difesa, tutto sommato regge, nonostante i due soli stranieri, è l’attacco a balbettare.
Strano, perché i nomi, là davanti, non mancano.
Dopo una prestazione sconcertante contro i pur forti campioni svizzeri dello Zurigo, è arrivato il punticino strappato in rimonta a Bienne. Segna la coppia Pestoni-Zwerger, degli stranieri per ora non vi è traccia.
Fa piacere che proprio l’austriaco, uno di quelli più discussi a inizio stagione e che per molti avrebbe dovuto lasciare la squadra, sia tra i più positivi, tirando sempre il carro e dimostrando di essere un elemento che non molla mai. Anche nei momenti più delicati.
Cosa che l’altra sera, osservando il buon DiDomenico, non ho visto: ho notato invece occhi spenti, una faccia quasi rassegnata. Insomma, il Dido dello scorso anno è ancora lontanissimo. Perché?
L’Ambrì ha bisogno anche della sua grinta, delle sue doti di trascinatore e del suo esempio: solo così potrà uscire da questo impasse in cui sembra essersi purtroppo impantanato.
(Chris Didomenico, con Filippo Lombardi, nella foto Ticishot-Simone Andriani)