HC AMBRÌ PIOTTA
Luc, che bella sorpresa!
Pubblicato il 23.09.2025 11:57
di Marco Maffioletti
Si è criticato parecchio l’Ambrì-Piotta per il suo inizio di stagione tribolato. Non tutto però si è rivelato negativo, ci sono state anche le note liete. Su tutte Luc Bachmann. Il ventenne difensore è la vera sorpresa di questa primissima parte di campionato. Sempre schierato con Virtanen, lo svittese ha giocato in media oltre 14’ a partita e lo ha fatto in maniera solida e semplice. Nessun vero errore, un’enorme applicazione, calma e sicurezza. Nessuno si attendeva un simile impatto al vero esordio ai massimi livelli. Bachmann era più che altro un indiziato per essere girato ai Bellinzona Snakes al momento del suo ingaggio, questo perlomeno era il pensiero comune. Il giovane talento proviene da Einsiedeln, deliziosa cittadina immersa nella natura incastrata tra i Mythen e il Sihlsee, nota per la sua famosa abbazia e che ha dato i Natali ad alcuni sportivi conosciuti (come ad esempio l’ex sciatore Urs Kälin e l’ex saltatore Andreas Küttel). Einsiedeln è un in effetti un po’ la Mecca del salto con gli sci. Pure lo sci di fondo viene praticato molto.
La squadra di hockey, dove ha mosso i suoi primi passi Luc, milita in quarta lega e non ha mai sfornato grandi campioni. Insomma, c’è della tradizione, la passione esiste, ma non è certo il disco su ghiaccio a farla da padrone ad Einsiedeln e dintorni. Il fratello di Luc, il 22enne Noé, gioca pure lui in qualità di difensore nel Seewen. L’anno scorso ha conquistato il titolo di MyHockey League. Papà Andi anche lui è attivo nel club svittese, aiuta con mansioni legate al materiale ed è uno degli accompagnatori di fiducia del team. Una sorta di tuttofare.
Luc, pur avendo buona qualità, non è mai stato visto come un top prospect. Non ha mai ricevuto in effetti una convocazione per qualche Nazionale giovanile. La sua “sfortuna” forse è anche stata quella di essere cresciuto nel settore giovanile dell’EVZ, attorniato da una nidiata di difensori molto forti e promettenti: su tutti due “fenomeni”,  Leon Muggli e Ludvig Johnson, ma non bisogna tralasciare altri elementi molto interessanti come Nic Balestra oppure Misha Geisser. Difensori così bravi che forse hanno tolto un po’ di visibilità e spazio a Bachmann.
La sua partenza tra i grandi è stata come detto ottima, ma il cammino è ancora lungo. Potrebbero arrivare i momenti più critici, giocare senza la pressione e quando le attese non sono alte è per certi versi più facile. Confermarsi con il passare dei mesi non è sempre evidente. Sarà dunque necessario essere comprensivi se dovessero esserci dei cali di rendimento. Inoltre, prima o poi, arriverà il giorno dove dovrà giocare al fianco di un elemento meno forte di Virtanen. Quello sarà un ulteriore bel banco di prova per Luc. Intanto però è giusto godersi anche gli spiragli di luce e dare i meriti a Cereda, al suo staff tecnico e a Paolo Duca che hanno creduto in lui.
(Foto Ticishot-Simone Andriani)