CALCIO ITALIANO
Il carro di Allegri
Pubblicato il 24.09.2025 07:21
di Silvano Pulga
Non facciamo parte di quelli che si devono scusare con Max Allegri: non lo abbiamo mai impallinato, nel passato recente a Torino. E non siamo neppure di quelli che sgomitano per salire sul carro: certo, la squadra appare più equilibrata di quella che guardavamo spesso sgomenti nella passata stagione. Tuttavia, come detto dallo stesso tecnico toscano nel dopopartita della sfida casalinga col Bologna, per dare giudizi bisognerà aspettare ancora un po'. Di sicuro, le prossime partite di campionato, contro Napoli e Juventus, daranno qualche prima risposta al popolo rossonero sulle prospettive per la stagione. Continuiamo a pensare che, a questo gruppo, che ruota attorno a un centrocampo cresciuto tanto di qualità, con l'arrivo di Rabiot, manchino un centrale di difesa forte e un attaccante da doppia cifra per insidiare il Napoli: ma i conti, assieme ad Allegri, li faremo più avanti.
Il rossocrociato Zachary Athekame è subentrato di nuovo: lo aveva già fatto domenica a Udine, ma questa sera è entrato in campo a San Siro, dimostrando di avere personalità, che gli deriva anche dall'aver giocato a Berna, in un grande stadio praticamente sempre pieno in tutte le partite casalinghe, con un ambiente molto più caldo di quello triste del San Siro di questi tempi (si diceva, in sala stampa, che domenica sera la curva potrebbe tifare: siamo pessimisti, ma chissà).
Il tecnico rossonero Landucci, che sostituiva lo squalificato Allegri, ha citato espressamente l'elvetico a fine partita, prima ancora di essere sollecitato dalla platea dei giornalisti presenti. Certo, dovrà imparare che non è vietato dribblare l'avversario e portare il pallone sul mancino: tuttavia, possiamo solo augurarci che possa fare bene, anche in ottica futura della Nati.
La partita che ha deciso la qualificazione del Milan agli ottavi di Coppa Italia è apparsa troppo sproporzionata per essere considerata probante (77% di possesso palla per i padroni di casa, 734 passaggi fatti dei quali 691 riusciti): al netto dell'espulsione (un po' cervellotica, va detto) di Jamil Siebert del Lecce già al 18', i numeri e ciò che abbiamo visto, anche nel breve periodo di parità numerica, ci hanno detto che, certo, il Milan arriva alla sfida contro in Napoli nelle migliori condizioni mentali possibili (a fine partita Marco Landucci ha detto che, domenica sera, potrebbe rientrare anche Rafa Leão), ma che, come già scritto sopra, la gara contro i campioni d'Italia (e contro la Juventus a Torino una settimana più tardi) saranno sicuramente un termometro oggettivo per misurare le ambizioni dei rossoneri per la stagione in corso.