HC AMBRÌ PIOTTA
Ambrì, cos'hai combinato?
Pubblicato il 24.09.2025 07:27
di Marco Maffioletti
Autolesionismo. Questa la parola che fotografa l’uscita dell’Ambrì aux Vernets. 37’ minuti solidi, giocati bene e si raggiunge l’apice stagionale in fondo. Al 35’25’’ Petan finalmente spezza l’incantesimo e segna la prima rete di uno straniero d’attacco. Un minuto dopo arriva anche il 4 a 2, il terzo gol consecutivo di Zwerger al termine di uno splendido guizzo. Roba da tripudio, probabilmente troppo, e infatti la caduta fa malissimo. 41’’ più tardi il Ginevra è già in parità. Due reti incassate nello spazio di 15’’. Follia, altro che le giostre. Cosa sarà capitato in questi istanti scriteriati? Troppo entusiasmo che ha provocato un rilassamento e ha tolto la concentrazione? Non paghi di quanto combinato, i leventinesi hanno poi completato l’opera di autodistruzione con diverse penalità ingenue che li hanno portati a giocare per ben due volte per oltre 1’ in doppia inferiorità numerica. La prima volta si è superati indenni l’atroce missione, la seconda invece ha crocifisso le speranze di gloria della truppa di Cereda.
E allora si leccano le ferite dopo la sesta sconfitta consecutiva che equivale all’ultimo posto della classifica assieme all’Ajoie. Un’altra volta è mancata la costanza sui sessanta minuti, tutto il bel lavoro svolto per buona parte della contesa è stato buttato via in un batter d’occhio. E i tanto discussi import offensivi? Petan è stato molto attivo, Tierney ha invece alternato il meglio al peggio: due assist, ma anche tanti passaggi errati in zone pericolose , una penalità per ritardo di gioco sicuramente evitabile (nonostante il disco ballonzolante) che ha costretto i suoi compagni al 5 contro 3 e agli ingaggi non ha brillato. Joly continua a litigare con la porta avversaria e con un inutile fallo in attacco ha imitato Tierney provocando la doppia inferiorità numerica che si è poi rivelata essere la ghigliottina. Chris DiDomenico è finora l’ombra del giocatore ammirato in questi lustri sulle nostre piste. Il canadese appare privo del solito mordente. A questo punto è lui l’indiziato numero 1 per finire in tribuna e lasciar spazio a Formenton venerdì in casa contro lo Zugo.
Cereda ha confermato il line-up a Ginevra, una prima, dando infine stabilità. Chissà, stranieri a parte, se continuerà ora insistendo con questa formula. Una cosa però è veramente strana, ovvero l’impiego di De Luca. Il 20enne è il tredicesimo attaccante e gioca con il contagocce, ma viene schierato in powerplay. Una scelta assai inusuale e non di facile lettura. Il compito del giovane non è certo facile, entrare a freddo a giocare una superiorità numerica è difficile.
L’Ambrì arranca, ma c’è poco tempo per leccarsi le ferite. Quella di Ginevra è sicuramente la sconfitta che fa più male in questo primo scorcio di campionato, urge assolutamente una reazione per cercare d’invertire la tendenza. Venerdì alla Gottardo Arena arriverà il temibile Zugo, con l’ex di turno Kubalik, mentre sabato si andrà a Friborgo. Un weekend decisamente tosto per una squadra che stenta maledettamente a decollare e a incamerare punti.