AC BELLINZONA
Licenza, Super League e... stadio
Pubblicato il 26.09.2025 08:41
di Red.
La scadenza è sempre più vicina. Iil 30 settembre l’AC Bellinzona dovrà consegnare i documenti per l’ottenimento della (mini)licenza. Il termine ultimo, considerato una piccola deroga concessa eventualmente dalla Swiss Football League, sarà il 5 ottobre. Insomma, poco più di una settimana e sapremo se ai vertici del club granata, avverrà il cambio di proprietà.
Ieri sera a Fuorigioco, Juan Carlos Trujillo è tornato a parlare: si trovava in Spagna, tra le altre cose, per cercare di definire l’acquisto dell’Eldense. Sì, perché nella testa del presidente del FC Llaneros in Colombia, c’è quella di costruire una rete di squadre in Europa.
Un progetto molto ambizioso e non di facile realizzazione, ma di cui lui sembra molto convinto.
“ Abbiamo un gruppo forte che sta investendo anche in altre realtà. Stiamo analizzando il dossier dell’Eldense assieme ad altre persone europee e colombiane. Vogliamo creare un meccanismo che permetta lo scambio di giocatori fra Spagna, Colombia e anche Svizzera. Al giorno d’oggi questo tipo di collaborazioni sono fondamentali”.
Hanno fatto molto discutere le sue parole dopo la partita contro il Grasshopper in Coppa e i continui riferimenti alla città di Bellinzona:
“Quando parlo della città non faccio riferimento solo a questioni economiche ma soprattutto a quelle logistiche. Non voglio essere frainteso ma in questo momento la priorità è l’ottenimento della licenza, vogliamo cotruire una buona spina dorsale della squadra e sviluppare il settore giovanile. Quando saremo a questo punto, lavoreremo con la città per lo stadio. So che hanno già un progetto bellissimo. Potremo costruirlo insieme. Credo nella città e nei tifosi. Abbiamo avuto delle riunioni con la città. Siamo stati accolti in maniera encomiabile e spero che cioò non sia stato mal interpretato: non c’è bisogno che facciano qualcosa di diverso. A me interessa che il rapporto sia amichevole e di poter avere una comunicazione permanente in modo tale che tutti possano beneficiarne. Vogliamo percorrere questa strada assieme: città, tifosi e anche media. Voglio che la gente possa avere fiducia in noi”.
Trujillo ha parlato anche di Pablo Bentancur e della garanzia:
“Pablo è sempre stato chiaro, lui ci ha avvisato che avremmo dovuto depositare una garanzia. Lo sapevamo ed è nel nostro bilancio. Le regole sono chiare, la SFL ci dirà cosa dobbiamo fare. Se dovremo mettere la garanzia, la metteremo per poter continuare a giocare”.
Qualcuno si era spaventato per la sua frase relativa ai due anni: “Se non vinco me ne vado”.
“Quando parlo di 2 anni, parlo di risultati tangibili. Tangibili per la città, i tifosi e i media. Siamo venuti per vincere. La mia non è una minaccia: non lasceremo la squadra allo sbando dall’oggi al domani. Vogliamo una visione vincente e generare un ambiente da sogno. Penso che in 2 anni avremo una spina dorsale molto forte e se dio vuole arriveremo in Super League”.
Insomma, tifosi e città devono stare tranquilli, il nuovo patron promette di fare le cose sul serio:
“È normale che questa situazione possa generare polemiche e che la gente possa avere paura. I sentimenti positivi possiamo generarli solo vincendo. Sappiamo che in questo momento non è così. Per fare innamorare la gente e far sì che ci veda con altri occhi dobbiamo vincere”. 
Per vincere ci vogliono (anche) i soldi: ma quanto investirà il colombiano nel Bellinzona?
“Si tratta di un processo. Non sappiamo quanto investiremo. Il calcio è un mezzo per arrivare ad altre cose. Stiamo valutando come il Bellinzona possa generare mezzi importanti tramite il calcio, gli sponsor, la vendita di biglietti. L’obiettivo è chiaro: il club deve arrivare a autofinanziarsi”.
Una sfida nella sfida, difficilissima, ma che Trujillo sembra voler affrontare.
Ci vorrà tempo e tanta pazienza, e ovviamente tanti soldi.
I tifosi ci sperano.