RALLY
Tra storia ed emozioni
Pubblicato il 27.09.2025 15:54
di Silvano Pulga
Le corse automobilistiche, in Ticino, hanno tanti appassionati e, va detto, anche molti detrattori. Tuttavia, la passione di molti si concretizza, a volte, nell'organizzazione di eventi motoristici di buon livello, e uno di questi è, sicuramente, il Rally del Ticino, giunto quest'anno alla 27° edizione, dall'assunzione della denominazione "New Rally del Ticino". Il programma prevedeva una prova speciale di prologo in notturna, tra Chiasso e Balerna, con uno spettacolare slalom all'interno dei cortili di uno stabilimento e, il giorno successivo, quattro prove speciali nelle valli del Sottoceneri, piuttosto impegnative, nonostante la mancanza di tratti in sterrato.
Dietro, un'organizzazione precisa e non banale, attentissima alla sicurezza di concorrenti, pubblico e residenti. Pur essendo sempre stati vicini ai concorrenti, in posizioni che ci hanno consentito di gustarci delle evoluzioni davvero notevoli, abbiamo sempre avuto la sensazione di trovarci nella massima sicurezza, guardati a vista dai severissimi commissari di gara. Poi, logicamente, le gare automobilistiche non sono a rischio zero (sabato una prova speciale è stata sospesa e annullata a causa di un incidente, con danni alle sole cose); però, appunto, la direzione di gara non ha avuto problemi a fermare la corsa, quando ha avuto la percezione che non ci fossero le condizioni di massima sicurezza per i concorrenti. A dimostrazione che si fa di tutto per evitare imprevisti spiacevoli, con buona pace di chi non ama questo genere di competizioni. Peccato per il maltempo, che ha condizionato la corsa e ha tenuto lontano dalle strade della gara tanti appassionati.
In attesa della classifica finale, e di un piccolo riassunto che redigeremo in seguito, quello che possiamo già raccontare sono le emozioni che ci hanno regalato alcune auto storiche, invitate dall'organizzazione del rally a fare bella mostra di sé. La prima, una Lancia 037 con i colori Martini Racing: una macchina storica, l'ultima a vincere un mondiale rally senza la trazione integrale, nel 1983. La vettura monta un motore in posizione centrale longitudinale, con cilindrata di 1995 cc a 16 valvole, 4 cilindri in linea sovralimentato con compressore volumetrico Abarth Volumex: una scelta tecnologica originalissima, differente dal turbocompressore il quale, in quegli anni, iniziava a imperversare. Altro pezzo forte è stato una Ford GT40, un'auto più che iconica, protagonista anni fa anche di un film (Ford vs Ferrari il titolo originale, in italiano Le Mans '66 - La grande sfida), un pezzo da collezione di proprietà di un ticinese. Siamo certi che, se qualche appassionato ci legge, converrà con noi che valeva la pena di venire alla presentazione del rally del Ticino solo per vedere dal vivo queste vetture. 
(Foto Ticishot-Simone Andriani)