FC LUGANO
Il paradosso Behrens
Pubblicato il 28.09.2025 08:23
di L.S.
Due partite, due reti: entrambe decisive, entrambe a porta vuota. Forse le più facili della sua lunga carriera. Quella di ieri sera a Cornaredo, merita l’affettuoso appellativo di “gollonzo”. Immaginatevi soltanto per un secondo se avesse sbagliato quel gol: scavetto involontario e palla depositata in rete, Un gol realizzato senza esultare, per colpa di un segnalinee troppo solerte che aveva visto male e che è stato rettificato dal VAR (viva il VAR questa volta!).
Kevin Behrens, a Lugano, è ancora un enigma: grande giocatore che crescerà con il passare delle partite, o attaccante “normalissimo”, che segna soltanto quando la palla-gol è immancabile?
Lo capiremo sicuramente con il passare delle partite.
Per il momento, nelle 11 partite giocate (7 in Super League e quattro in Europa), l’attaccante tedesco, non ha incantato. Ha mostrato qualche problema di troppo quando ha dovuto fare affidamento sulla sua tecnica e ha commesso alcuni errori marchiani sotto porta. Certo, è stato anche un po’ sfortunato nelle prime partite, quando un paio di suoi gol erano stati annullati questione di centimetri.
Contro il Losanna e il Grasshopper, Behrens è comunque stato decisivo: due reti che hanno portato in dote un pareggio e una vittoria. Punti pesantissimi per una squadra ancora convalescente, ma che aveva dannato bisogno di muovere la classifica.
Ragazzo che dà l’anima per la squadra, che si sacrifica anche in fase difensiva, attorno al tedesco ruotano molte delle speranze bianconere. Con un Parsemain ancora acerbo e un Koutsias un po’ fragilino ultimamente, Behrens è l’uomo che deve fare gol là davanti.  Senza il suo contributo sarebbe durissima.