BASKET
Basket, i vantaggi di una fusione
Pubblicato il 28.09.2025 07:40
di Alessandro Tamburini
Il campionato di pallacanestro ha preso il via in Svizzera senza sorprese positive per le due squadre ticinesi, nettamente sconfitte nei loro debutti. Massagno è stato maltratto a Losanna dal Pully-Lausanne per 95-62, con un chiaro -27 già alla pausa centrale. Lugano ha provato in casa ad opporre resistenza ai campioni svizzeri del Ginevra per metà confronto, trovandosi clamorosamente anche avanti di 17 lunghezze al 13esimo (44-27), con un Londell King scatenato. Poi però tutto è tornato nella “norma” ed un parziale di 13-50 tra secondo e terzo quarto ha spazzato via ogni velleità bianconera. Parziali pesanti quelli subiti dalle ticinesi, ai nastri di partenza della stagione con chiari limiti di effettivi. Lugano con soli due stranieri dei quattro arruolabili, due soli giocatori sopra i 2 metri, tantissimi giovani. Massagno con un effettivo un po’ più profondo, 3 gli stranieri, gli inossidabili fratelli Mladjan (ma Dusan a breve avrà 39 anni), ma anche pure a Nosedo sono tanti i giovani nel roster. Ed allora in molti, non è una novità, si chiedono se non serva in futuro unire le forze. Lo ha fatto apertamente il vicesindaco di Lugano Roberto Badaracco, dicendo “con una struttura simile è forse giunto il momento di unire le forze”, riferendosi al nuovo palazzetto che sarà pronto per novembre 2026. Lo fanno tante altre persone, sia tifosi, sia semplici appassionati di basket nel luganese, vedendo l’opportunità della futura infrastruttura e le difficoltà odierne delle sue società con la prima squadra. Ci sono, come sempre, ovviamente coloro che di fusione non ne vogliono sentir parlare, vuoi per colori sociali, vuoi perché scottati in passato da fusioni alla fine fallimentari. Una fusione delle prime due squadre non dovrebbe essere un atto di restyle, cosmesi, dei Lugano Tigers odierni (perché è ovvio che quella è la destinazione, visto il palazzetto), ma una vera e propria rivoluzione concettuale. Si potrebbe provare a coinvolgere Joe Mansueto (Chicago ha il basket nel sangue), magari denominarsi FC Lugano come avviene in fondo a Barcellona e Madrid nel basket, creando una sinergia col mondo del calcio (eventi assieme, orari partite concordati, sconti per il pubblico che aderisce ad entrambi i progetti, …). Massagno avrebbe in una struttura piramidale il suo ruolo nella NLB, al posto degli attuali Lugano Tigers U23. È una delle tante idee che si potrebbero studiare, con la città di Lugano coinvolta nel progetto, anche perché con tutto il bene del basket “luganese”, alla fine il vero derby sarebbe con la SAV Vacallo od un ipotetico Bellinzona, mentre le grandi sfide erano, sono e saranno sempre alle due realtà più solide in Svizzera. Friborgo e Ginevra. Il tutto, senza dimenticare, che con un po’ più di soldi si potrebbe avere una colonna vertebrale ticinese di alta qualità (ieri Yuri Solcà 22 punti col Ginevra), con i vari Sassella, Donnelly o Max Dell’Acqua ora a Friborgo. Siamo solo all’inizio del campionato 2025/26, una stagione che ci porterà al nuovo palazzetto di Lugano. Ma i primi risultati e le riflessioni di molti andranno prese decisamente in considerazione.