Il
campionato di pallacanestro ha preso il via in Svizzera senza
sorprese positive per le due squadre ticinesi, nettamente sconfitte
nei loro debutti. Massagno è stato maltratto a Losanna dal
Pully-Lausanne per 95-62, con un chiaro -27 già alla pausa centrale.
Lugano ha provato in casa ad opporre resistenza ai campioni svizzeri
del Ginevra per metà confronto, trovandosi clamorosamente anche
avanti di 17 lunghezze al 13esimo (44-27), con un Londell King
scatenato. Poi però tutto è tornato nella “norma” ed un
parziale di 13-50 tra secondo e terzo quarto ha spazzato via ogni
velleità bianconera. Parziali pesanti quelli subiti dalle ticinesi,
ai nastri di partenza della stagione con chiari limiti di effettivi.
Lugano con soli due stranieri dei quattro arruolabili, due soli
giocatori sopra i 2 metri, tantissimi giovani. Massagno con un
effettivo un po’ più profondo, 3 gli stranieri, gli inossidabili
fratelli Mladjan (ma Dusan a breve avrà 39 anni), ma anche pure a
Nosedo sono tanti i giovani nel roster. Ed allora in molti, non è
una novità, si chiedono se non serva in futuro unire le forze. Lo ha
fatto apertamente il vicesindaco di Lugano Roberto Badaracco, dicendo
“con una struttura simile è forse giunto il momento di unire le
forze”, riferendosi al nuovo palazzetto che sarà pronto per
novembre 2026. Lo fanno tante altre persone, sia tifosi, sia semplici
appassionati di basket nel luganese, vedendo l’opportunità della
futura infrastruttura e le difficoltà odierne delle sue società con
la prima squadra. Ci sono, come sempre, ovviamente coloro che di
fusione non ne vogliono sentir parlare, vuoi per colori sociali, vuoi
perché scottati in passato da fusioni alla fine fallimentari. Una
fusione delle prime due squadre non dovrebbe essere un atto di
restyle, cosmesi, dei Lugano Tigers odierni (perché è ovvio che
quella è la destinazione, visto il palazzetto), ma una vera e
propria rivoluzione concettuale. Si potrebbe provare a coinvolgere
Joe Mansueto (Chicago ha il basket nel sangue), magari denominarsi FC
Lugano come avviene in fondo a Barcellona e Madrid nel basket,
creando una sinergia col mondo del calcio (eventi assieme, orari
partite concordati, sconti per il pubblico che aderisce ad entrambi i
progetti, …). Massagno avrebbe in una struttura piramidale il suo
ruolo nella NLB, al posto degli attuali Lugano Tigers U23. È una
delle tante idee che si potrebbero studiare, con la città di Lugano
coinvolta nel progetto, anche perché con tutto il bene del basket
“luganese”, alla fine il vero derby sarebbe con la SAV Vacallo od
un ipotetico Bellinzona, mentre le grandi sfide erano, sono e saranno
sempre alle due realtà più solide in Svizzera. Friborgo e Ginevra.
Il tutto, senza dimenticare, che con un po’ più di soldi si
potrebbe avere una colonna vertebrale ticinese di alta qualità (ieri
Yuri Solcà 22 punti col Ginevra), con i vari Sassella, Donnelly o
Max Dell’Acqua ora a Friborgo. Siamo solo all’inizio del
campionato 2025/26, una stagione che ci porterà al nuovo palazzetto
di Lugano. Ma i primi risultati e le riflessioni di molti andranno
prese decisamente in considerazione.
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Basket, i vantaggi di una fusione