Il campionato racconta che
il Milan fa sul serio. Ha deciso di scendere in campo e ha posto il
suo obiettivo: il titolo. A tutto Max: l'Italia celebra il tecnico.
Dalla polvere all'altare il passo è stato breve. Il calcio vive di
risultati, e offre la possibilità di essere riabilitati: ecco il
passaggio dal dileggio alla celebrazione. Allegri la sua filosofia la
dichiara: il corto muso. Ma oltre l'assioma c'è una precisa idea
gioco, è il classico e semplice schema all'italiana: difesa feroce;
centrocampo compatto; squadra bassa; ripartenze in contropiede. E il
pallone gli avversari lo possono tenere per quanto vogliono. La sfida
contro Conte l'ha vinta su tutti i fronti: prima e durante la
partita. Ha diretto i suoi, ha indovinato le sostituzioni e il
Diavolo ha svelato le sue carte. E sul pianeta Milan c'è di nuovo la
felicità, anche i tifosi hanno posto fine allo sciopero e sono
tornati a cantare. La restaurazione targata Allegri e Tare sembra
funzionare, le polemiche si sono dissolte, la vetta è raggiunta.
Ecco il dato tecnico che emerge: la mediana con Modric e Rabiot
primeggia; Pulisic in Italia fa la differenza e spacca le partite.
Allegri ha costruito una formazione che vuole essere solida, e che
pare avere trovato solo certezze. Il resto lo dirà il verde prato. Come
sempre e per fortuna.
CALCIO ITALIANO
Diavolo di un Max