È
stata una StraLugano da record, in città sono arrivati oltre 7mila
podisti. Le nubi si sono dissolte, il sole ha preso a splendere e via. I corridori sono giunti da molti cantoni, e pure da
tanti paesi esteri. La manifestazione conferma tutto il suo valore e
la sua forza. La corsa è davvero una grande rappresentazione dove il
protagonista è il popolo, e si realizza una perfetta simbiosi tra
atleti e spettatori. È
una comunità aperta, democratica. Un luogo dove le persone si
incontrano e comunicano, dove non esistono le diversità, poiché
tutti sono attratti dalla stessa cosa e nello stesso momento: correre
più a lungo possibile. Chi corre appartiene alla terra, non importa
da dove si è partiti, non importa dove si deve arrivare, non importa
il tragitto che si deve compiere, importa solo: infilare un passo
dopo l’altro. Quando si inizia a correre, si entra in contatto con
se stessi, ci si concentra su ogni movimento e ogni rumore del corpo,
si ascolta il respiro e il battito del cuore, gli occhi cercano di
raggiungere l’orizzonte. Si corre nel vuoto: non per raggiungerlo,
ma per oltrepassarlo. Ecco i risultati più importanti: nella 10 km
City Run tra i maschi ha vinto l'italiano Badr Jaafari con il tempo
di 28 minuti e 48 secondi; tra le donne la prima è stata l'italiana
Sara Bottarelli arrivata in 33 minuti e 48 secondi; nella mezza
maratona ha primeggiato lo svizzero Dominic Lobalu che ha chiuso in
1h01'41”; nella competizione femminile la vincitrice è stata la
keniana Vivien Cheruiyot con il tempo di 1h15'36”.
PODISMO
StraLugano, festa popolare e numeri record