In Svezia, come noto, il campionato di calcio si gioca da aprile a fine ottobre/primi di novembre, per motivi legati alla meteo. Ultimamente, anche per via del riscaldamento globale, qualcuno ha chiesto di poter disputare l'Allsvenskan nello stesso periodo di gran parte del continente (in Danimarca, per dire, si gioca nel periodo tradizionale), considerato che la gran parte delle squadre della massima serie gioca nel sud del Paese, e che ci sono impianti dotati di copertura chiudibile in caso di condizioni meteo proibitive, Tuttavia, questa opzione è disponibile solo negli stadi della capitale, e alcune squadre, soprattutto delle serie inferiori, giocano in aree situate a nord. Così, almeno per ora, non se ne fa nulla, per la gioia degli appassionati i quali, d'inverno, si godono la Svenska hockeyligan senza sovrapposizioni col calcio: una cosa che, sotto sotto, anche da noi a qualcuno farebbe piacere.
Perché ci occupiamo di Svezia? Semplice: a 5 giornate dal termine, in testa alla classifica, non ci sono le solite Malmö, AIK, Djurgården o Göteborg, per citare i club conosciuti anche alle nostre latitudini, ma il Mjällby, una squadra dal passato non certo glorioso come quello delle squadre sopra citate, ed espressione dell'omonimo quartiere sito nel comune di Sölvesborg, cittadina con poco più di 16.000 abitanti residenti, distante oltre 500 km dalla capitale Stoccolma, e sita nella contea di Blekinge, la più piccola della Svezia, che si trova sulla sua parte meridionale, in riva al Baltico, con capoluogo Karlskrona.
Tornando al calcio, la squadra giallonera gioca allo Strandvallen, uno stadio con terreno in erba naturale da 6.000 posti a sedere il quale, sino al 2008, non era neppure dotato dell'illuminazione per le gare in notturna. Il portiere titolare, Noel Törnqvist, è in prestito dal Como; la rosa totale vale poco più di 16 milioni di franchi, ma il bilancio acquisti/cessioni è in utile per poco più di 2 milioni. Allenatore è Anders Torstensson, che ha costruito praticamente qua tutta la sua carriera. La capolista, che ha in Herman Johansson e nel gambiano Abdouilie Manneh i capicannonieri (con sole 7 reti, va detto), segna con tanti effettivi (46 i gol segnati sinora) ma, soprattutto, incassa poco: solo 17 reti incassate, contro le 26 dell'Hammarby che insegue, a 11 punti, avendone segnate solo 4 in più. Il Mjällby non è una meteora: stabilmente nel massimo campionato dal 2020, è stato finalista di coppa nel 2023 e, negli anni scorsi, non ha praticamente mai dovuto soffrire troppo per salvarsi. Ma quello di quest'anno, se verrà portato a termine, sarà veramente un exploit. E l'ultima vittoria a Stoccolma, contro il Brommapojkarna, nonostante l'inferiorità numerica dal 53', sembra essere prodromica all'inatteso trionfo finale.
Perché ci occupiamo di Svezia? Semplice: a 5 giornate dal termine, in testa alla classifica, non ci sono le solite Malmö, AIK, Djurgården o Göteborg, per citare i club conosciuti anche alle nostre latitudini, ma il Mjällby, una squadra dal passato non certo glorioso come quello delle squadre sopra citate, ed espressione dell'omonimo quartiere sito nel comune di Sölvesborg, cittadina con poco più di 16.000 abitanti residenti, distante oltre 500 km dalla capitale Stoccolma, e sita nella contea di Blekinge, la più piccola della Svezia, che si trova sulla sua parte meridionale, in riva al Baltico, con capoluogo Karlskrona.
Tornando al calcio, la squadra giallonera gioca allo Strandvallen, uno stadio con terreno in erba naturale da 6.000 posti a sedere il quale, sino al 2008, non era neppure dotato dell'illuminazione per le gare in notturna. Il portiere titolare, Noel Törnqvist, è in prestito dal Como; la rosa totale vale poco più di 16 milioni di franchi, ma il bilancio acquisti/cessioni è in utile per poco più di 2 milioni. Allenatore è Anders Torstensson, che ha costruito praticamente qua tutta la sua carriera. La capolista, che ha in Herman Johansson e nel gambiano Abdouilie Manneh i capicannonieri (con sole 7 reti, va detto), segna con tanti effettivi (46 i gol segnati sinora) ma, soprattutto, incassa poco: solo 17 reti incassate, contro le 26 dell'Hammarby che insegue, a 11 punti, avendone segnate solo 4 in più. Il Mjällby non è una meteora: stabilmente nel massimo campionato dal 2020, è stato finalista di coppa nel 2023 e, negli anni scorsi, non ha praticamente mai dovuto soffrire troppo per salvarsi. Ma quello di quest'anno, se verrà portato a termine, sarà veramente un exploit. E l'ultima vittoria a Stoccolma, contro il Brommapojkarna, nonostante l'inferiorità numerica dal 53', sembra essere prodromica all'inatteso trionfo finale.