Un piccolo, brevissimo pensiero prima del derby: dicono che scrivere, buttare fuori le emozioni, ci faccia essere più sereni. O perlomeno, meno nervosi o stressati.
E allora, queste poche righe, servono più a me che alla squadra, che di problemi, purtroppo, sembra averne tantissimi.
Sì, è vero: come dice qualcuno, abbiamo toccato il fondo. Anzi, siamo sul fondo. È innegabile.
Siamo dietro anche all’Ajoie. Chi l’avrebbe mai detto, con tutto il rispetto per i giurassiani?
Tra qualche ora saremo alla Corner Arena, per una partita, che sulla carta, fa paura.
Non tanto per il Lugano, che sembra leggermente in crescita, ma almeno per ora non è certo una corazzata: no, è soprattutto per noi, per quello che (non) abbiamo combinato finora.
Non giochiamo male, dice sempre qualcuno: vabbè, pensate se giocassimo anche male allora…
È vero che il derby, spesso, è l’occasione per rilanciarsi, per un nuovo inizio. È qulacosa che sfugge a qualsiasi logica.
E allora aggrappiamoci a questo, alla speranza di creare una sorpresa: vincere dove farlo è più bello, ci darebbe lo slancio per ripartire, per tornare a guardare di nuovo l’orizzonte con altre prospettive.
Perdere, ancorché “a testa alta”, ci farebbe solamente affondare ancora di più.
Non ci voglio pensare. Anzi, sì, per una volta, voglio essere ottimista. Ce la faremo! Non voglio credere il contario...

(Foto Ticishot-Simone Andriani)