CALCIO INTERNAZIONALE
Dal Paradiso alla Champions
Pubblicato il 01.10.2025 07:15
di Red.
Due anni fa giocava nel Paradiso di Caggiano e Sannino, ora gioca la Champions League.
È la favola di Marc Giger, attualmente all’Union Saint-Gilloise.
Escluso dal Grasshopper a 18 anni, l’attaccante è finito prima al Linth, e poi, come detto, al Paradiso, in Prima Promotion. L’ultima traccia di lui in Svizzera, la scorsa stagione allo Sciaffusa, prima del grande salto in Belgio, lo scorso inverno. Un trasferimento perfezionatosi anche grazie al suo procuratore Gianluca Di Domenico, che ha sempre creduto nel “suo” ragazzo.
Diventato campione del Belgio a maggio, ha esordito pochi giorni fa in Champions League nella vittoria contro il PSV Eindhoven: e per non farsi mancare nulla, lo scorso fine settimana ha segnato il suo primo gol con il Saint-Gilloise.
Giger si è confessato al Blick: emozioni, speranze e i ricordi di un inizio non facile.
“È stato sicuramente un percorso difficile, ma se devo essere sincero, ho sempre saputo che ce l'avrei fatta. Non mi arrendo mai”.
Nonostante l’esclusione dal GC e il provino fallito al Winterthur:
“Sapevo di cosa ero capace e cosa potevo ottenere. Non c'è mai stato un piano B per me. Sapevo che il problema non era la mia qualità. Al GC, io e mio fratello siamo stati esclusi a causa di un'unica persona che in quel momento comandava”.
Momenti difficili che lo hanno reso più forte:
“Ripensandoci ora, essere espulso dal GC è stata forse la cosa migliore che mi sia mai capitata. Ho ancora compagni di squadra che aspettano la loro occasione in prima squadra, e io sto giocando in Champions League.
Suo nonno è Louis Giger, fondatore della catena di parrucchieri Gidor. Suo padre gestisce l'azienda. Essendo figlio di una famiglia benestante, Marc ha sofferto di qualche pregiudizio:
“È una cosa che mi accompagna da tutta la vita. Anche qui in Belgio, i compagni di squadra mi hanno chiesto perché giocassi a calcio nonostante le mie origini familiari. I miei genitori non mi hanno cresciuto per dormire sugli allori. Devo e voglio seguire la mia strada”.
Il trasferimento in Belgio non è stato tutto rose e fiori:
“Era chiaro che all'inizio non avrei avuto un ruolo importante. Mi sono state concesse alcune apparizioni come sostituto, ma il mio obiettivo è diventare titolare”.
Ora la Champions: prima il Newcastle e più in là l’Inter di Sommer.
“Nel Newcastle non ci sarà Schär, giocatore che ammiro tantissimo e con cui mi sarebbe piaciuto scambiare la maglia. Spero di farlo con il portiere dell’Inter”.
Il suo idolo è Shaqiri, anche se spera di arrivare a giocare come Neymar, e la sua aspirazione è giocare un giorno in nazionale. Quella Svizzera, però, nonostante le origini della madre sia camerunensi. E chissà che non sia già il Mondiale del 2026?
(Nella foto, Marc Giger con il suo procuratore Gianluca Di Domenico)