FC PARADISO
"Sempre critiche sterili"
Pubblicato il 02.10.2025 11:49
di Red.
La notizia dell'accordo tra il Paradiso e Sultan Hareb Al Falahi, presidente del Dubai City, è stata ripresa ampiamente dai media ticinesi. E sta facendo, com'era prevedibile, discutere. Le opinioni alla nostra pubblicazione sono di vario tenore. Il Presidente Caggiano, da attento osservatore, ha letto. E ha replicato ai vari rilievi, con un lungo e articolato commento. Ecco il testo integrale:
“Sono pienamente d’accordo con i commenti circolati in questi giorni: è assurdo pensare che una squadra ticinese possa restare in una categoria professionistica contando sul lavoro quotidiano e su di una singola persona. Sono legato a questa società non solo da passione e amore x questo sport ma soprattutto x il mio comune di nascita. 
Per anni il nostro Cantone ha beneficiato del benessere costruito con sudore e sacrificio dalle generazioni passate. Oggi, invece, ci troviamo di fronte ad una generazione che troppo spesso preferisce criticare piuttosto che agire, che considera inutile impegnarsi per la collettività e che vive pensando solo al proprio “orticello”. È anche per questo che la politica continua a fare troppo per chi non merita e troppo poco per chi fa davvero.  I numeri parlano chiaro: Il preventivo presenta un disavanzo di 97.4 milioni di franchi, un autofinanziamento di 134 milioni di franchi e un grado di autofinanziamento del 46.2%. Considerato un onere netto per investimenti di 290 milioni di franchi, mantenuto quindi a livelli elevati, il disavanzo totale ammonta nel 2026 a 156 milioni di franchi e il debito pubblico a fine 2026 dovrebbe superare l’importo di 2.9 miliardi di franchi. Il capitale proprio resta negativo e potrebbe attestarsi, tenuto conto dei dati di preconsuntivo 2025 e di preventivo 2026, a -361.9 milioni di franchi. Questi sono i fatti.  Tutto il resto sono solo parole vuote.
E tornando al calcio, non dimentichiamoci il ruolo fondamentale di almeno una squadra ticinese in Promotion League, oltre alle U21. Per troppi anni i nostri giovani più promettenti sono stati costretti a “emigrare” in Svizzera interna, perché qui non esisteva alcuno sbocco concreto dopo il Team Ticino o le giovanili U21. Senza questa categoria, ragazzi come Bollati, Morandi, Delcarri o tutti i giovani in uscita dal Lugano U21 dove avrebbero giocato..????  Oggi l’importante non è quale squadra tenga alto questo livello. Potrà essere il Paradiso, domani il Collina d’Oro o il Taverne: ciò che conta è garantire un futuro ai nostri giovani attraverso almeno una presenza stabile in Promotion League. Alcune società hanno la fortuna di non doversi preoccupare di soldi, altre – come la nostra – devono inventarsi collaborazioni e sacrifici per sostenere un budget importante.  Per questo, in attesa che altri si assumano le proprie responsabilità, rivolgo un appello ai veri ticinesi (e a chi si definisce tale) ad aiutare l’FC Paradiso invece di rivolgere sempre critiche sterili. Il nostro unico scopo è il bene del calcio ticinese. 
Tutto il resto è davvero solo noia e perdita di tempo.
Il Presidente
AC”