La
notizia dell'accordo tra il Paradiso e Sultan Hareb Al Falahi,
presidente del Dubai City, è stata ripresa ampiamente dai media
ticinesi. E sta facendo, com'era prevedibile, discutere. Le opinioni
alla nostra pubblicazione sono di vario tenore. Il Presidente
Caggiano, da attento osservatore, ha letto. E ha replicato ai vari rilievi, con un
lungo e articolato commento. Ecco il testo integrale:
“Sono
pienamente d’accordo con i commenti circolati in questi giorni: è
assurdo pensare che una squadra ticinese possa restare in una
categoria professionistica contando sul lavoro quotidiano e su di una
singola persona. Sono legato a questa società non solo da
passione e amore x questo sport ma soprattutto x il mio comune di
nascita.
Per
anni il nostro Cantone ha beneficiato del benessere costruito con
sudore e sacrificio dalle generazioni passate. Oggi, invece, ci
troviamo di fronte ad una generazione che troppo spesso preferisce
criticare piuttosto che agire, che considera inutile impegnarsi per
la collettività e che vive pensando solo al proprio “orticello”.
È anche per questo che la politica continua a fare troppo per chi
non merita e troppo poco per chi fa davvero.
I
numeri parlano chiaro: Il preventivo presenta un disavanzo di 97.4
milioni di franchi, un autofinanziamento di 134 milioni di franchi e
un grado di autofinanziamento del 46.2%. Considerato un onere netto
per investimenti di 290 milioni di franchi, mantenuto quindi a
livelli elevati, il disavanzo totale ammonta nel 2026 a 156 milioni
di franchi e il debito pubblico a fine 2026 dovrebbe superare
l’importo di 2.9 miliardi di franchi. Il capitale proprio resta
negativo e potrebbe attestarsi, tenuto conto dei dati di
preconsuntivo 2025 e di preventivo 2026, a -361.9 milioni di
franchi. Questi sono i fatti.
Tutto
il resto sono solo parole vuote.
E
tornando al calcio, non dimentichiamoci il ruolo fondamentale di
almeno una squadra ticinese in Promotion League, oltre alle U21. Per
troppi anni i nostri giovani più promettenti sono stati costretti a
“emigrare” in Svizzera interna, perché qui non esisteva alcuno
sbocco concreto dopo il Team Ticino o le giovanili U21. Senza questa
categoria, ragazzi come Bollati, Morandi, Delcarri o tutti i giovani
in uscita dal Lugano U21 dove avrebbero giocato..????
Oggi
l’importante non è quale squadra tenga alto questo livello. Potrà
essere il Paradiso, domani il Collina d’Oro o il Taverne: ciò che
conta è garantire un futuro ai nostri giovani attraverso almeno una
presenza stabile in Promotion League. Alcune società hanno la
fortuna di non doversi preoccupare di soldi, altre – come la nostra
– devono inventarsi collaborazioni e sacrifici per sostenere un
budget importante.
Per
questo, in attesa che altri si assumano le proprie responsabilità,
rivolgo un appello ai veri ticinesi (e a chi si definisce tale) ad
aiutare l’FC Paradiso invece di rivolgere sempre critiche sterili.
Il nostro unico scopo è il bene del calcio ticinese.
Tutto
il resto è davvero solo noia e perdita di tempo.
Il
Presidente
AC”