Tre punti porterebbero un po’ di serenità in casa del Bellinzona. Superfluo ripetere che la partita con l’Etoile Carouge è molto sentita, sia dentro il campo che fuori. I granata, come ha spiegato Armando Sadiku (vedi intervista pubblicata negli scorsi giorni) sperano di avere chiuso con il nebuloso inizio di stagione. Sfortuna, infortuni e compagnia bella non bastano a spiegare questo andamento catastrofico. La squadra è all’ultimo posto di una classifica per fortuna corta (WIl ed Etoile hanno soltanto un punto in più), quindi recuperare qualche posizione non deve assolutamente essere una ‘missione impossibile’.
Chiaramente, repetita juvant, sabato bisogna per forza uscire dal campo vittoriosi. Mancare questo ‘colpo grosso’ (eufemismo) - si gioca in casa contro un avversario che si tiene a galla con altrettanta difficoltà - ci indurrebbe a pensare che la rivoluzione tecnica messa in atto dalla nuova proprietà (che inizialmente si era aggrappata a illusioni ingenue con tanto di proclami: vogliamo salire subito in Super League) è risultata tutt’altro che efficace. Non lo diciamo noi, bensì una squadra che non riesce a togliersi dalle sabbie mobili.
I tre punti sono d’obbligo, senza tanti ‘se’ e ‘ma’, a prescindere che una rondine non farà primavera per cui in caso di vittoria (come tutti si augurano) non bisognerà lasciarsi andare a facili entusiasmi. La salvezza deve restare l’obiettivo prioritario. Coi ginevrini, che scendono al Comunale con sul groppo la sconfitta di fronte all’Aarau (ci può stare, ci ha rimesso le penne anche il Bellinzona, seppure sul campo degli argoviesi che, detto per inciso, viaggiano a punteggio pieno) occorre giocare col coltello tra i denti. Giova ricordare che il Carouge in trasferta ha incassato quattro sconfitte in quattro partite (SLO, Neuchâtel Xamax, Wil, Rapperswil) segnando solamente una rete.
Abbiamo seguito un paio di allenamenti. A dare ordini, direttive e disposizioni c’era Jersson Gonzalez: Manuel Benavente, seppure dentro il campo, ci ha dato l’impressione di un ‘osservatore’. Non sarebbe bello dire che lo spagnolo, anche perché gli va riconosciuto - oltre al patentino - un solido passato calcistico, con l’arrivo del colombiano sia ora relegato, durante la settimana, al ruolo di ‘spettatore’. Ma in fondo è proprio così, il calcio è sempre felice di stupire…
Calcio d’avvio domani alle 18, torna ad arbitrare al Comunale l’ottimo Hüseyin Sanli.
Per la nona giornata si giocano stasera tre partite: Nyon-Wil, Xamax-Losanna Ouchy e Aarau-Yverdon. Il programma sarà completato domenica da Vaduz-Rapperswil.
(Foto Filippo Zanovello)