MUSICA E SPORT
Clay, le casse di sapone e il rock
Pubblicato il 05.10.2025 06:31
di Giorgio Keller
Il 5 ottobre di quindici anni fa moriva 47.enne a Mesquite, nello stato del Nevada, il cantante del gruppo Gotthard, Steve Lee. In viaggio con un gruppo di amici sulle loro motociclette, durante una pausa venne investito da un camion uscito di strada. In ricordo del musicista, queste righe ci riportano indietro di 52 anni.
Nell'ottobre del 1973, Steve aveva un po’ più di dieci anni. Era nato a Horgen ZH il 5 agosto 1963, figlio di un inglese e di una svizzera. Da bambino, Stefan Alois Lee - questo il suo nome all’anagrafe - emigrò con la famiglia in Ticino, a Porza, sopra Lugano, il padre avendo ottenuto un lavoro alla RSI.
Stefan divenne naturalmente Stefano e come tale fu iscritto al secondo derby di casse di sapone di Porza, sopra Lugano. Sindaco e presidente del comitato organizzatore era un certo Pio Regazzoni, padre del pilota Clay (cinque vittorie in Formula 1) e di Giordano Regazzoni, che costruiva le casse di sapone per i bambini del villaggio nella carrozzeria paterna a Mendrisio. Una monoposto anche per Stefano che andrà in partenza col numero 8.
Risultato brillantissimo per il giovane Lee: quarto assoluto su 70 partenti. Scende lungo il chilometro di percorso di via San Rocco in 59”8 secondi, lontano dal vincitore Wolf (Coira, 52”5) ma è il più veloce dei nati nel ‘63, secondo dei ticinesi e primo dei bambini di Porza.
Clay Regazzoni, all'epoca stella ascendente in Ferrari, poté consegnare due trofei alla futura stella dei “Gotthard”: dieci anni dopo la discesa di Porza arriverà l’ascesa al mondo della musica rock. Regazzoni morì in un incidente stradale a Parma nel 2006, Lee negli Stati Uniti nel 2010. Entrambi riposano al cimitero di Porza.
(Nella foto, Steve Lee con il cappellino rosso, alla sua sinistra Clay Regazzoni)