Il weekend è amaro per l’Ambrì, uscito a mani vuote. Due sconfitte simil per quanto riguarda il punteggio, ma completamente diverse tra loro. Se a Rapperswil i leventinesi erano stati in difficoltà e non avevano per nulla convinto, di fronte alla capolista Davos la squadra di Cereda ha sfoderato una buona prestazione. Il rammarico è grande, l’Ambrì avrebbe meritato di intascare dei punti. Complice anche qualche decisione arbitrale decisamente sfavorevole, invece ci si può nuovamente solo leccare le ferite.
La classifica piange, ma una cosa è sicura. Giocando come di fronte ai grigionesi si potrà presto tornare a vincere. Nel weekend gli stranieri, in particolar modo Joly e Formenton, sono stati più pungenti e hanno realizzato due reti a testa. Incoraggiante pure il primo gol di Tierney. DiDomenico non si è sbloccato, ma contro il Davos ha dato segni di risveglio. Rimane invece deludente l’apporto di Petan, mentre anche Heed e Virtanen continuano a faticare più del dovuto.
Ora i sopracenerini avranno 4 giorni di tempo per preparare la sfida casalinga contro il fanalino di coda Ajoie. È inutile girarci attorno, la vittoria sarà imperativa, altrimenti rifare superficie e tornare nei giochi che contano sarà sempre più difficile. Già, perché a differenza dell’Ambrì, gli avversari diretti, o presunti tali, continuano a incamerare i loro punti preziosi e il divario si sta allargando. Occorre dunque iniziare a vincere con una buona regolarità, altrimenti il decimo posto resterà semplicemente un’utopia.
La classifica piange, ma una cosa è sicura. Giocando come di fronte ai grigionesi si potrà presto tornare a vincere. Nel weekend gli stranieri, in particolar modo Joly e Formenton, sono stati più pungenti e hanno realizzato due reti a testa. Incoraggiante pure il primo gol di Tierney. DiDomenico non si è sbloccato, ma contro il Davos ha dato segni di risveglio. Rimane invece deludente l’apporto di Petan, mentre anche Heed e Virtanen continuano a faticare più del dovuto.
Ora i sopracenerini avranno 4 giorni di tempo per preparare la sfida casalinga contro il fanalino di coda Ajoie. È inutile girarci attorno, la vittoria sarà imperativa, altrimenti rifare superficie e tornare nei giochi che contano sarà sempre più difficile. Già, perché a differenza dell’Ambrì, gli avversari diretti, o presunti tali, continuano a incamerare i loro punti preziosi e il divario si sta allargando. Occorre dunque iniziare a vincere con una buona regolarità, altrimenti il decimo posto resterà semplicemente un’utopia.
(Formenton, nella foto Ticishot-Simone Andriani)