A fine partita, parlando con i giornalisti a bordo
campo, Mattia Croci-Torti ha detto di aver visto lo stesso Lugano,
nel corso dei novanta minuti. Al netto del fatto che la squadra abbia
fatto bene, in tutto l'arco dei 90', imponendo il proprio gioco,
diciamo che non siamo del tutto d'accordo, Ai ticinesi, nel primo
tempo, è mancata secondo noi quella cattiveria necessaria per
uccidere le partite, soprattutto quando giochi contro un avversario
inferiore tecnicamente. L'esempio lampante di questa
affermazione è Yanis Cimignani, ieri finalmente all'altezza dei
livelli che gli abbiamo riconosciuto in passato. Il francese, ha
provato, nella prima frazione, la soluzione personale da fuori: due
conclusioni che sembravano sparate con un fucile a tappini. Il gol
del 2-4, invece, arrivato con violento tiro a giro incrociato
scagliato dalla distanza, oltre a essere una rete "alla
Cimignani", è la dimostrazione della voglia e della grinta che
il Lugano ha messo in campo nella ripresa, fatto che il Crus gli ha
riconosciuto esplicitamente a fine partita. E non era facile, dopo
aver incassato, a inizio secondo tempo, il gol di Andrin Hunziker,
grazie a un gesto tecnico che, di solito, ha diritto di cittadinanza
in altre realtà calcistiche.
La forza dei bianconeri è stata saper rispondere a circostanze (essere sotto di due gol dopo una partita sin lì dominata) che avrebbero spezzato il morale anche di una squadra meglio messa mentalmente di quella ticinese, come affermato dal mister ai giornalisti. Qualità, come fatto presente da Mattia Croci-Torti all'inviato del Blick: Mahou, quando si esprime a questi livelli, è un giocatore in grado di fare la differenza, e anche Bislimi è stato capace di non far rimpiangere Renato Steffen. Ma tutti hanno fatto ciò che era stato loro chiesto, anche giocando fuori ruolo come Martim Marques, ha detto il Crus. Buono anche il rientro di Mattia Zanotti: aveva 25 minuti nelle gambe, ci ha rivelato il tecnico bianconero, e potrà essere, nel futuro immediato, una carta importante per rientrare nel gruppo delle migliori. E proprio con il giocatore italiano, a fine partita, abbiamo scambiato apprezzamenti sullo staff medico del club: "Devo ringraziarli, perché mi hanno fatto lavorare bene. Certo, ci ho messo ovviamente del mio, ma mi hanno guidato con grande professionalità, permettendomi di recuperare al meglio da un infortunio problematico. L'estate è passata, ovviamente ho grandi aspettative per il mio futuro, ma ora sono concentrato sul Lugano. Peccato per l'Europa e la coppa: ma in campionato potremo ancora dire la nostra."
Sette punti importanti in tre gare e, tra due settimane, una partita casalinga a Cornaredo contro lo Zurigo. La squadra, ha detto Mattia Croci-Torti, sta ritrovando quella freschezza atletica che può fare la differenza. La mancanza d'impegni in Europa al giovedì potrebbe consentire al Lugano di presentarsi meglio di altre compagini di vertice: e, ha chiosato il tecnico, quando le gambe vanno, anche la testa ne ha benefici. Qualità e grinta, quindi; sperando che, dopo la sosta, che potrà permettere di mettere altra benzina nel serbatoio, arrivi la continuità, fondamentale in un torneo così equilibrato.
La forza dei bianconeri è stata saper rispondere a circostanze (essere sotto di due gol dopo una partita sin lì dominata) che avrebbero spezzato il morale anche di una squadra meglio messa mentalmente di quella ticinese, come affermato dal mister ai giornalisti. Qualità, come fatto presente da Mattia Croci-Torti all'inviato del Blick: Mahou, quando si esprime a questi livelli, è un giocatore in grado di fare la differenza, e anche Bislimi è stato capace di non far rimpiangere Renato Steffen. Ma tutti hanno fatto ciò che era stato loro chiesto, anche giocando fuori ruolo come Martim Marques, ha detto il Crus. Buono anche il rientro di Mattia Zanotti: aveva 25 minuti nelle gambe, ci ha rivelato il tecnico bianconero, e potrà essere, nel futuro immediato, una carta importante per rientrare nel gruppo delle migliori. E proprio con il giocatore italiano, a fine partita, abbiamo scambiato apprezzamenti sullo staff medico del club: "Devo ringraziarli, perché mi hanno fatto lavorare bene. Certo, ci ho messo ovviamente del mio, ma mi hanno guidato con grande professionalità, permettendomi di recuperare al meglio da un infortunio problematico. L'estate è passata, ovviamente ho grandi aspettative per il mio futuro, ma ora sono concentrato sul Lugano. Peccato per l'Europa e la coppa: ma in campionato potremo ancora dire la nostra."
Sette punti importanti in tre gare e, tra due settimane, una partita casalinga a Cornaredo contro lo Zurigo. La squadra, ha detto Mattia Croci-Torti, sta ritrovando quella freschezza atletica che può fare la differenza. La mancanza d'impegni in Europa al giovedì potrebbe consentire al Lugano di presentarsi meglio di altre compagini di vertice: e, ha chiosato il tecnico, quando le gambe vanno, anche la testa ne ha benefici. Qualità e grinta, quindi; sperando che, dopo la sosta, che potrà permettere di mettere altra benzina nel serbatoio, arrivi la continuità, fondamentale in un torneo così equilibrato.