HC AMBRÌ PIOTTA
Il vaso di terracotta
Pubblicato il 09.10.2025 07:26
di Angelo Lungo
Ad Ambrì è andata in scena una “tragedia sportiva”. In 24 ore è scoppiata una rivoluzione, le dinamiche che innesca lo sport sono imprevedibili, sovvertono certezze, e spiazzano. È come se la vita fosse in perenne movimento, tutto è fluido, e legami che paiono inossidabili si spezzano con una facilità irrisoria. Si parla di “tradimento”, di “pugnalata alle spallle”. Gli attori protagonisti sono stati perfetti nelle loro parti: Lombardi un personaggio divisivo e discusso; Cereda e Duca due rappresentanti di un'identità che lotta strenuamente contro la forza di un presente che è liquido e consuma velocemente. Nello sport ci sono due sommi imperativi categorici: vittoria e risultati, uno conseguente all'altro. Il resto diventa un dettaglio, una forma. Che cos'è l'Ambrì? Un vaso di terracotta costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro, specie in quest'epoca. È una comunità diffusa, rimanda al sentimento di nostalgia. E richiama una parola che ha un'immane forza evocativa: famiglia. Le esistenze sono anche fatte di tradimenti familiari, ma quando accadono sono dilanianti, e scatenano conflitti profondi. Ma si sta disquisendo di sport, un nuovo ingaggio è imminente, e di questo accadimento rimarrà un ricordo. Di che tenore? Poco importa. 
(Foto Ticishot-Simone Andriani)