Isaac Del Toro non ha ascoltato Pippo Ganna che, nella
zona mista della partenza, lo aveva scherzosamente invitato ad andare
piano, e ha vinto il Gran Piemonte bissando, tra le altre, la
vittoria nella Milano-Torino di questa primavera: evidentemente il
messicano, quando si trova nel territorio della vicina Penisola a
ovest del fiume Ticino, si esalta. Una vittoria ottenuta con lo stile
del suo capitano, scappando sull'ultima asperità della gara, per
arrivare da solo, a braccia alzate, sul traguardo di Aqui Terme, dopo
una fuga solitaria di una ventina di chilometri. Ma c'è gloria anche
per i colori rossocrociati, col bellissimo secondo posto di Marc
Hirschi della Tudor, a 40' dal vincitore, precedendo in volata
l'olandese Bauke Mollema della LIDL - Trek. Il nostro portacolori si
è trovato nella fuga decisiva: tuttavia, al momento dell'affondo del
messicano compagno di squadra di Tadej Pogačar, oggi assente in
vista del Lombardia di sabato, non è riuscito a rispondere. Lo
svizzero, però, assieme al compagno di fuga olandese, è riuscito a
mantenere il gruppo degli inseguitori a distanza, ottenendo la piazza
d'onore, come scrivevamo sopra, con una volata imperiosa, che non ha
lasciato scampo al compagno di fuga. Con il corridore bernese avevamo
tra l'altro scambiato due parole alla partenza di Dogliani. L'atleta
della Tudor, che ci ha rivelato di seguire anche il calcio e di
essere tifoso dello Young Boys, era apparso fiducioso sulle proprie
possibilità in gara, pur non essendo troppo soddisfatto dei
risultati ottenuti sinora: "L'inizio stagione è stato
buono ma, col passare del tempo, non ho trovato la giusta forma, e il
prosieguo di stagione non è stato positivo. Speriamo di fare meglio
la prossima stagione. Sulla gara di oggi, penso che il percorso
sia duro, ma non troppo selettivo. Ovviamente Del Toro è favorito,
ma su asperità non troppo impegnative sarà più difficile per lui
fare selezione, e potrei anch'io dire la mia." Lo
svizzero è stato di parola: peccato per lui che Isaac Del Toro,
oggi, abbia avuto qualcosa in più. Filippo Ganna si è invece
nascosto, finendo in 27° posizione, a 1.41" dal vincitore. Alla
partenza, ai giornalisti che gli chiedevano delle proprie condizioni,
il corridore italiano ha detto di essere in un buon periodo di forma,
e di avere come obiettivo di fare bene sabato al Lombardia: i test lo
danno, infatti, pronto per la sfida al campione del mondo sloveno. Il
vincitore, nonostante la giovane età (è nato nel 2003) ormai si
comporta da veterano: "Durante il primo giro,
assaggiando la salita finale (lo strappo di Castelletto d'Erro -
ndr), avevo capito che poteva essere il trampolino di lancio per
arrivare da solo al traguardo. Tadej? Un grande compagno di squadra,
se possibile più serio e concentrato di come lo vedete voi in
conferenza stampa. Ho imparato molto stando con lui, e altro ancora
avrò da apprendere: di sicuro quella che si sta per chiudere per me
è stata davvero una grande stagione, molto migliore di come l'avessi
potuta immaginare all'inizio. Sabato? Sarà una corsa molto
difficile, cercheremo di dare il meglio." L'unico
dubbio, a questo punto, è se il messicano vorrà continuare, in
futuro, a stare nel team del campione del mondo, o se deciderà di
sfidarlo con dei gregari completamente al suo servizio. I numeri li
ha, così come i margini di crescita: ce ne siamo resi conto pensando
a come lo avevamo trovato questa primavera a Rho, dove avevamo
scambiato con lui due parole al via della Milano-Torino, e come ha
risposto oggi, da veterano, ai colleghi che gli chiedevano dove andrà
in vacanza a fine stagione: un educato ma fermo "Sono
cose personali", tanto per far capire che il ragazzino
timido, ormai, non esiste più, sostituito da un campione consapevole
di aver davanti stagioni importanti. Arrivederci a sabato.
Ciclismo

Vince Del Toro, grande gara di Hirschi