Armando Sadiku non ha ancora trovato la "vena" del gol (2 dei 5 ‘sigilli’ comunque sono suoi).Non gli è stato facile finora segnare. Forse per il fatto che il Bellinzona non è la squadra dove pensava di essere arrivato? Una scelta sbagliata?
Ci risponde il bomber:
“Assolutamente no: qui mi trovo bene, peccato che i risultati non stiano arrivando, dobbiamo essere più concreti”.
Come spieghi le difficoltà che incontrate?
“Manca un po’ di creatività davanti: un passaggio filtrante, un cross, un tiro. Fatichiamo a portare palloni nei 16 metri”.
Sei un uomo d’area ma spesso la tua posizione risulta anomala: devi andare a cercarli, i palloni, in retrovia. Uno spreco di energie: sta qui il problema?
“Siamo un po’ troppi difensivi, ma è normale nel calcio di oggi che gli attaccanti debbano anche difendere. Quando arriviamo negli ultimi 20 metri capita che non abbiamo più forza nelle gambe”.
È anche un problema di testa?
“Sì, anche quello”.
4 punti frutto di altrettanti pareggi, una vittoria vi sbloccherebbe?
“Sicuramente una vittoria ci farebbe lavorare più serenamente”.
C’è da sperare che tutti questi nodi si sciolgano il prima possibile:
“Ho già vissuto simili esperienze. Anche in squadre malmesse. Quando si cominciava a vincere cambiava tutto. Sono convinto che succederà anche a noi”.
Fiducioso e anche ottimista?
“Certamente. Ci dispiace che sia andata così, ce la stiamo mettendo tutta per regalare ai nostri tifosi, e a noi stessi, la prima vittoria”.
Lo spogliatoio è unito?
“Sono tutti bravi ragazzi, con il sorriso negli occhi. Sono giovani, ogni tanto penso che dovrebbero essere un po’ meno bravi e fare la differenza in campo…”.
Non gli manca grinta e magari un tantino di carattere?
“No no, la questione riguarda gli ultimi 20 metri (riusciamo a strappargli un sorriso, ndr)”.
Il calcio è caratterizzato spesso dall’imprevedibilità. Chissà che la decima giornata, con i granata di scena a Yverdon, non sia la volta buona. Sarebbe un'impresa, certo, ma nel calcio "mai dire mai".
Giovedì i ragazzi si sono recati a San Gallo per affrontare in amichevole la formazione di Super League che ha vinto 1-0 su calcio di rigore. In porta è stato schierato un impeccabile Alexander Muci.
Ci risponde il bomber:
“Assolutamente no: qui mi trovo bene, peccato che i risultati non stiano arrivando, dobbiamo essere più concreti”.
Come spieghi le difficoltà che incontrate?
“Manca un po’ di creatività davanti: un passaggio filtrante, un cross, un tiro. Fatichiamo a portare palloni nei 16 metri”.
Sei un uomo d’area ma spesso la tua posizione risulta anomala: devi andare a cercarli, i palloni, in retrovia. Uno spreco di energie: sta qui il problema?
“Siamo un po’ troppi difensivi, ma è normale nel calcio di oggi che gli attaccanti debbano anche difendere. Quando arriviamo negli ultimi 20 metri capita che non abbiamo più forza nelle gambe”.
È anche un problema di testa?
“Sì, anche quello”.
4 punti frutto di altrettanti pareggi, una vittoria vi sbloccherebbe?
“Sicuramente una vittoria ci farebbe lavorare più serenamente”.
C’è da sperare che tutti questi nodi si sciolgano il prima possibile:
“Ho già vissuto simili esperienze. Anche in squadre malmesse. Quando si cominciava a vincere cambiava tutto. Sono convinto che succederà anche a noi”.
Fiducioso e anche ottimista?
“Certamente. Ci dispiace che sia andata così, ce la stiamo mettendo tutta per regalare ai nostri tifosi, e a noi stessi, la prima vittoria”.
Lo spogliatoio è unito?
“Sono tutti bravi ragazzi, con il sorriso negli occhi. Sono giovani, ogni tanto penso che dovrebbero essere un po’ meno bravi e fare la differenza in campo…”.
Non gli manca grinta e magari un tantino di carattere?
“No no, la questione riguarda gli ultimi 20 metri (riusciamo a strappargli un sorriso, ndr)”.
Il calcio è caratterizzato spesso dall’imprevedibilità. Chissà che la decima giornata, con i granata di scena a Yverdon, non sia la volta buona. Sarebbe un'impresa, certo, ma nel calcio "mai dire mai".
Giovedì i ragazzi si sono recati a San Gallo per affrontare in amichevole la formazione di Super League che ha vinto 1-0 su calcio di rigore. In porta è stato schierato un impeccabile Alexander Muci.
(Foto ENLA)