Sommer è dimenticato.
Tempo un anno e Gregor Kobel si è preso la porta della Svizzera, e
la sta difendendo con sicurezza, non prende gol da ben quattro
partite. L'avvicendamento fu foriero di polemiche, fu messo in
discussione il modo in cui avvenne. L'inizio non fu perfetto, subì
14 gol in sette partite, e molti hanno continuato a rimpiangere
Sommer, era evidente che la sua eredità non fosse facile da
raccogliere. Lo zurighese ha accettato le critiche, anche se la porta
inviolata era diventata una sorta di chimera, con i giornalisti
sempre a porre la stessa questione. Anche nel suo club non sono
mancati i momenti complicati. Ma ora la considerazione nei suoi
confronti è unanime. La Svizzera può contare su un portiere di
grande affidamento, solidità e di spessore mondiale. Il ragazzo
viene descritto come un testardo, uno che si impegna strenuamente per
raggiungere i suoi obiettivi. Il suo valore si aggira sui 40 milioni
di euro e vorrebbe militare, in futuro, in un grande club. Patrick
Foletti, intervistato dal Blick, è sicuro: “Gregor ha ancora un
potenziale incredibile”; spiega: “Ogni portiere ha un suo
stile. Era chiaro che il processo di transizione avrebbe richiesto
tempo affinché i compagni di squadra si abituassero a lui, e
viceversa”; aggiunge: “Mai avuto dubbi sulle sue qualità”;
conclude: “È molto bravo con i piedi e tecnicamente è di
altissimo livello”.
MONDIALI 2026
La porta è in buone mani