La vita
riserva sempre sorprese: per fortuna, a volte, piacevoli.
È quello che è capitato a Sandro Zurkirchen, ex portiere di Ambrì e Lugano, che ieri sera ha giocato, vinto e potuto festeggiare il suo primo shutout con la maglia del Berna del nuovo allenatore Ehlers.
Il 35.enne, lasciato senza contratto dal Kloten la scorsa stagione, aveva trovato un nuovo approdo con la squadra della capitale, che lo aveva scelto per dare una mano agli inesperti portieri Andri Henauer (23) e Christof von Burg (24).
Il portiere si è confidato ieri al Blick dopo la bella vittoria contro lo Zugo:
“Sapevo cosa avevo fatto la scorsa stagione e che prima o poi si sarebbe aperta una porta: non volevo mollare e volevo continuare a giocare. Ecco perché mi sono preparato come faccio ogni estate".
E la chiamata è arrivata, anche la prima partita davanti al pubblico di Berna, dopo aver giocato due volte in trasferta, contro Losanna (3-6) e Ajoie (0-4, subentrando sul risultato di 0-3):
“"Ho cercato di mantenere la calma. È stato emozionante per me. Ci ho lavorato a lungo e ho dovuto essere paziente”.
Alla fine, Zurkirchen è pure stato premiato come migliore in pista, nonostante la tripletta decisiva del suo compagno Baumgartner. Insomma, la serata perfetta.
L’arrivo di Ehlers al posto di Tapola, potrebbe favorire lui e la squadra:
"È stato un primo passo. Siamo ancora lontani dall'essere fuori pericolo. Ma sicuramente stiamo facendo le cose molto meglio. Adesso siamo meno tesi. Non credo che fossimo nervosi, ma non riuscivamo a capire di cosa fosse capace questa squadra".
Oggi il Berna si reca a Davos: toccherà ancora a Zurkirchen? Non si sa. Ma una cosa è certa: con lui in porta e lo svedese Reideborn in tribuna, Ehlers ha potuto schierare quattro attaccanti stranieri. Decisamente un atout importante per l’ex portiere di Ambrì e Lugano.
È quello che è capitato a Sandro Zurkirchen, ex portiere di Ambrì e Lugano, che ieri sera ha giocato, vinto e potuto festeggiare il suo primo shutout con la maglia del Berna del nuovo allenatore Ehlers.
Il 35.enne, lasciato senza contratto dal Kloten la scorsa stagione, aveva trovato un nuovo approdo con la squadra della capitale, che lo aveva scelto per dare una mano agli inesperti portieri Andri Henauer (23) e Christof von Burg (24).
Il portiere si è confidato ieri al Blick dopo la bella vittoria contro lo Zugo:
“Sapevo cosa avevo fatto la scorsa stagione e che prima o poi si sarebbe aperta una porta: non volevo mollare e volevo continuare a giocare. Ecco perché mi sono preparato come faccio ogni estate".
E la chiamata è arrivata, anche la prima partita davanti al pubblico di Berna, dopo aver giocato due volte in trasferta, contro Losanna (3-6) e Ajoie (0-4, subentrando sul risultato di 0-3):
“"Ho cercato di mantenere la calma. È stato emozionante per me. Ci ho lavorato a lungo e ho dovuto essere paziente”.
Alla fine, Zurkirchen è pure stato premiato come migliore in pista, nonostante la tripletta decisiva del suo compagno Baumgartner. Insomma, la serata perfetta.
L’arrivo di Ehlers al posto di Tapola, potrebbe favorire lui e la squadra:
"È stato un primo passo. Siamo ancora lontani dall'essere fuori pericolo. Ma sicuramente stiamo facendo le cose molto meglio. Adesso siamo meno tesi. Non credo che fossimo nervosi, ma non riuscivamo a capire di cosa fosse capace questa squadra".
Oggi il Berna si reca a Davos: toccherà ancora a Zurkirchen? Non si sa. Ma una cosa è certa: con lui in porta e lo svedese Reideborn in tribuna, Ehlers ha potuto schierare quattro attaccanti stranieri. Decisamente un atout importante per l’ex portiere di Ambrì e Lugano.