Si attende ancora un comunicato da parte leventinese in merito alla situazione contrattuale inerente Paolo Duca e Luca Cereda. Licenziamento o disdetta, poco importa al tifoso. Questa sarà una tegola che dovranno risolvere le parti in causa, al fine di trovare pure un accordo monetario. Anche perché venerdì, come anticipato da “Watson”, Denis Vaucher il direttore della lega si recherà alla Gottardo Arena per fare un’ispezione. I vertici della Lega sono in effetti inquieti per quanto accaduto e temono che quanto successo possa destabilizzare finanziariamente la società sopracenerina. Quello che più interessa ora è sapere con quale assetto si continuerà. La sensazione è che in panchina, anche per ragioni di grana, si potrebbe proseguire con il tandem Landry-Matte sino a nuovo ordine o persino sino a fine stagione. Più delicata la questione legata al ruolo di direttore sportivo. Anche qui potrebbe profilarsi una soluzione interna, perlomeno a interim. Il CEO Andreas Fischer si accollerebbe volentieri questo ruolo, questo è quanto emerso dalle parecchie testimonianze degli ultimi giorni. D’altronde lo stesso Fischer era con il presidente Lombardi al famoso incontro con Dubé e non si sarebbe fatto troppi scrupoli nell’aggirare a sua volta Paolo Duca. Il 58enne non ha però esperienza in questo determinato campo ed è difficile immaginare come un CEO possa pure avere il tempo per poter dedicarsi al lavoro di diesse. Un’altra opzione interna è quella di Alessandro Benin, il braccio destro di Paolo Duca, da tanti anni parte dell’inventario biancoblù. Il team-manager è una persona competente, leale e conosce molto bene i meccanismi dell’attività. La sua nomina sarebbe la più logica. Una novità ufficiale è giunta infine per quanto concerne la comunicazione. Tutti potranno tornare a intervistare i protagonisti, ma solamente le persone stabilite dal club e non più a libera scelta. Si potranno inoltre fare solo domande di natura tecnica e sportiva.