Le
recenti vicende politiche internazionali sembrano aver stemperato la
tensione. Ma la partita tra Italia e Israele rimane “ad
altissimo rischio”, così si esprime l'Osservatorio nazionale
sulle manifestazioni sportive. La tregua in Medio Oriente è in atto,
ma non fa cessare lo stato di allerta. Martedì a Udine sarà una
giornata molto particolare, sia sul piano sportivo che su quello
dell'ordine pubblico. Lo stadio ha una capienza di 25mila spettatori,
ma ne potranno entrare solo 5mila. È stato attivato un piano di
sicurezza nei minimi dettagli. L'area sportiva è già blindata e
inaccessibile. Sono state già state posizionate barriere di cemento
e saranno schierate numerose pattuglie di polizia, carabinieri e
guardia di finanza. È confermata una manifestazione dei sostenitori
pro-Palestina, si stima che potrebbero radunarsi fino a 10mila
persone. Il corteo sfilerà lungo il centro storico. Il prefetto teme
che questa potrebbe l'occasione per “infiltrazioni da parte di
frange violente, con possibili pericoli per l'incolumità pubblica e
privata”. Questo promette Italia-Israele. Tutto noto. Il
confine che separava lo sport e la politica è stato varcato da
tempo. Le discussioni su torti e ragioni sconfinano nella propaganda.
E lo spettacolo deve continuare. Sempre.
MONDIALI 2026
Udine è già in stato di allerta