La calati degli ispettori. Potrebbe essere questo un altro
titolo per ciò che accadrà oggi in Ticino.
Sì, perché Ambrì e Bellinzona, per ragioni diverse, ma sempre legate ad aspetti economici, verranno visitate da Vaucher, CEO della lega di hockey, e da rappresentanti della Swiss Football League.
In Leventina è scoppiato, giusto una settimana fa, il caso Duca-Cereda, e il presidente Lombardi, a fine conferenza stampa, aveva rimesso il proprio mandato. Insomma, se ci fosse stato qualcuno pronto a rilevarne oneri e onori, si sarebbe fatto da parte.
Difficile che questo possa accadere in tempi brevi, ma intanto la Lega sembra preoccupata. O forse, soltanto incuriosita. Lombardi ha rappresentato in questi ultimi 15 anni, l’immagine e la garanzia di sopravvivenza dell’Ambrì, confrontata con il passaggio dalla vecchia Valascia alla Gottardo Arena, sempre con il presidente a fare da portavoce e garante.
La Lega ha paura? Non si fida più? Tutto possibile, anche se un'ispezione, in questo momento, sembra un termine quasi eccessivo. A meno che non si tratti di una visita di cortesia, per eventualmente dare un sostegno a un club in piena riforma tecnica. Lo scopriremo presto.
E a Bellinzona, cosa succede? Qui è tutto legato alla garanzia di 575 mila franchi che il club non è ancora riuscito a mettere: i soldi non sono stati sbloccati, ma c’è ottimismo che la cosa possa accadere nei prossimi giorni.
Il budget, ratificato dalla Lega, di 1,8 milioni di franchi (da ottobre a giugno), dev’essere ancora vagliato dall’organo di controllo, che probabilmente vorrà capire meglio alcune voci, tra le quali quelle relative alle sponsorizzazioni.
A Bellinzona c’è comunque ottimismo, nonostante questo inghippo, e per quanto riguarda la liquidità mensile, almeno finora, non ci sono stati grossi problemi. Ora resta lo scoglio della garanzia: una volta superato quello, la strada potrebbe essere in discesa.
Resta, ovviamente, l’aspetto sportivo, con una squadra ultima in classifica e decisamente in difficoltà. Ma a quello, ci si penserà dopo.
Sì, perché Ambrì e Bellinzona, per ragioni diverse, ma sempre legate ad aspetti economici, verranno visitate da Vaucher, CEO della lega di hockey, e da rappresentanti della Swiss Football League.
In Leventina è scoppiato, giusto una settimana fa, il caso Duca-Cereda, e il presidente Lombardi, a fine conferenza stampa, aveva rimesso il proprio mandato. Insomma, se ci fosse stato qualcuno pronto a rilevarne oneri e onori, si sarebbe fatto da parte.
Difficile che questo possa accadere in tempi brevi, ma intanto la Lega sembra preoccupata. O forse, soltanto incuriosita. Lombardi ha rappresentato in questi ultimi 15 anni, l’immagine e la garanzia di sopravvivenza dell’Ambrì, confrontata con il passaggio dalla vecchia Valascia alla Gottardo Arena, sempre con il presidente a fare da portavoce e garante.
La Lega ha paura? Non si fida più? Tutto possibile, anche se un'ispezione, in questo momento, sembra un termine quasi eccessivo. A meno che non si tratti di una visita di cortesia, per eventualmente dare un sostegno a un club in piena riforma tecnica. Lo scopriremo presto.
E a Bellinzona, cosa succede? Qui è tutto legato alla garanzia di 575 mila franchi che il club non è ancora riuscito a mettere: i soldi non sono stati sbloccati, ma c’è ottimismo che la cosa possa accadere nei prossimi giorni.
Il budget, ratificato dalla Lega, di 1,8 milioni di franchi (da ottobre a giugno), dev’essere ancora vagliato dall’organo di controllo, che probabilmente vorrà capire meglio alcune voci, tra le quali quelle relative alle sponsorizzazioni.
A Bellinzona c’è comunque ottimismo, nonostante questo inghippo, e per quanto riguarda la liquidità mensile, almeno finora, non ci sono stati grossi problemi. Ora resta lo scoglio della garanzia: una volta superato quello, la strada potrebbe essere in discesa.
Resta, ovviamente, l’aspetto sportivo, con una squadra ultima in classifica e decisamente in difficoltà. Ma a quello, ci si penserà dopo.