MONDIALI 2026
Gattuso via dall'Italia se...
Pubblicato il 15.10.2025 06:54
di A. L.
Gennaro Gattuso era detto Ringhio. Era un mediano che correva sempre, l'avversario lo stanava, e non aveva paura di affondare il tackle. È un appassionato del calcio, è una persona verace, che svetta per coerenza, in un mondo dove aleggia, molto spesso, l'ipocrisia, non teme di essere sé stesso. Non ha mai avuto paura di confrontarsi ed esprimere il suo pensiero. È cosciente che per l'Italia calcistica stanno arrivando momenti che sconfineranno nel melodramma. L'incubo è noto: non partecipare nemmeno ai prossimi Mondiali. L'approdo alla manifestazione passa, molto probabilmente, per un playoff. Altrimenti si consumerebbe una tragedia e si parlerebbe di autentica disperazione, nel senso sportivo è ovvio. Il tecnico si è investito di una missione per conto di un'intera nazione. Trasmette carica e incita uno sforzo dove deve prevalere la volontà. Poco importa il dibattito sul livello di un movimento che si trova in un evidente stato di crisi permanente. La Serie A è un campionato di retroguardia, negarlo è impossibile. Ma Gattuso è perentorio, non vuole alibi o giustificazioni, ci mette la faccia, e dichiara: “I meriti me li prenderò se riuscirò a centrare l'obiettivo, sennò andrò a vivere lontano dall'Italia”, aggiungendo: “Non è una fuga: è consapevolezza delle responsabilità”.