Non staremo qui a ripetere sempre le stesse cose, ma non possiamo passarci sopra più di tanto. L’Yverdon è secondo in classifica (a - 5 dall’Aarau), il Bellinzona ultimo preceduto dal Wil che ha soltanto un punto in più. Nulla di sorprendente: i romandi, a nostro modo di vedere sfortunatamente retrocessi nella passata stagione, mirano a rientrare in Super League, i granata - come più volte sottolineato - lottano per non retrocedere.
All’andata le due squadre si erano lasciate sullo 0-0 e, detto francamente, non si era notata una grande differenza di gioco se non in un surplus non tanto a livello tecnico quanto a gestione di gioco (Antonio Marchesano recupera un gran numero di palloni, sforna assist e segna). L’Yverdon è però cresciuto dal mese di agosto (9 punti), il Bellinzona attende ancora di decollare (2 punti). Inoltre i ragazzi di Ursea in casa hanno fatto l’en plein (quattro partite, 12 punti), quelli di Manuel Benavente in trasferta si devono accontentare di due.
Gioca a favore dei padroni di casa anche il verdetto che il campo ha decretato nella nona giornata: Marchesano e compagni sono andati a vincere al Brügglifeld infliggendo all’Aarau la prima sconfitta in campionato, Mihajlovic e Sörensen si sono beccati tre sberle al Comunale dall’Etoile Carouge.
L‘Yverdon potrebbe essere avvantaggiato dal fatto di già conoscere l‘esito della gara che vede opposta (stasera) alla Pontaise la capolista argoviese allo Stade Lausanne (10 punti nelle ultime quattro uscite), mentre al Bellinzona farebbe comodo (e da stimolo) una sconfitta del Wil in campo (pure domenica) contro il Vaduz (terza forza di Challenge League).
Nicola Bignotti, dirigente dell‘Yverdon, guarda con occhio doppiamente interessato alla partita di domenica. Primo perché si dichiara sentimentalmente legato, da ex DS, all‘ACB e al Ticino (ultima stazione Chiasso), in secondo luogo perché – glielo facciamo dire da lui - “dal punto di vista ambientale il Ticino ha tutte le caratteristiche di un paradiso rispetto alle altre regioni”.
Se sotto il profilo affettivo il ‘copione’ non fa una grinza (‘mai dire mai’ nel calcio), Bignotti riconosce che la scelta di Yverdon si è rivelata azzeccata: ”Sono arrivato qui a marzo 2023 su chiamata di Marco Degennaro, ho trovato una società solida, bene organizzata e molto ambiziosa”.
La squadra, che tanto giovane non è (vi giocano diversi trentenni: Marchesano e Sauthier 34 anni, Le Pogam e Sessolo 32, Sorgic 36), è allenata da Adrian Ursea, tecnico dalle idee innovative, voluto allo Stade Municipal fortemente dalla proprietà (la stagione passata l’ex giocatore del Locarno era a Carouge, i ginevrini avevano conteso sino all’ultima giornata il secondo posto all’Aarau; quest’anno si trovano in fondo alla classifica).
Bignotti: “Adrian è un allenatore molto esperto (l’ex giocatore del Locarno ha allenato fra le altre il Nizza, ndr), aldilà delle sue capacità cerca sempre il dialogo con i suoi ragazzi. Per il bene della squadra. Gestisce il gruppo a 360 gradi, ha le idee molto chiare”.
Con i tifosi il feeling è perfetto: “Lì stiamo ‘viziando a suon di vittorie (sei), abbiamo una media di 3000 spettatori a partita, considerando che siamo una piccola realtà (attorno ai 30 mila abitanti), quale seconda città del cantone Vaud possiamo ritenerci soddisfatti dell’impatto che la squadra ha sulla gente”.
Parlando delle tribolazioni del Bellinzona (a livello sportivo), il già DS granata è sorpreso sì e no delle difficoltà che sta incontrando: “La Challenge è un campionato duro, ci sono delle dinamiche che lo possono rendere difficile a qualsiasi squadra”. É del parere che questa partenza flop (siamo alle decima giornata, non si intravede un gioco, non c’è ancora un indirizzo tattico preciso, la difesa sconta disattenzioni vistose, 21 reti incassate, copertura a centrocampo precaria, l’attacco è poca cosa, 4 miseri gol all’attivo in nove partite) non vada ricercata nella criticità della situazione venutasi probabilmente a creare con il cambio di proprietà: “Alla fine i giocatori pensano esclusivamente al campo, non si fanno condizionare, rimangono concentrati sulla partita".
Si gioca domenica alle 14, un orario nuovo per il Bellinzona, l’Yverdon ci è abituato. Che partita prevede Bignotti? ”Facile no di sicuro per noi, anche perché una pausa di 15 giorni spezza sempre il ritmo".
Stasera si giocano Rapperswil-Stade Nyonnais, Etoile Carouge-Xamax, Stade Lausanne-Aarau. Domenica è in cartellone anche Wil-Vaduz.
All’andata le due squadre si erano lasciate sullo 0-0 e, detto francamente, non si era notata una grande differenza di gioco se non in un surplus non tanto a livello tecnico quanto a gestione di gioco (Antonio Marchesano recupera un gran numero di palloni, sforna assist e segna). L’Yverdon è però cresciuto dal mese di agosto (9 punti), il Bellinzona attende ancora di decollare (2 punti). Inoltre i ragazzi di Ursea in casa hanno fatto l’en plein (quattro partite, 12 punti), quelli di Manuel Benavente in trasferta si devono accontentare di due.
Gioca a favore dei padroni di casa anche il verdetto che il campo ha decretato nella nona giornata: Marchesano e compagni sono andati a vincere al Brügglifeld infliggendo all’Aarau la prima sconfitta in campionato, Mihajlovic e Sörensen si sono beccati tre sberle al Comunale dall’Etoile Carouge.
L‘Yverdon potrebbe essere avvantaggiato dal fatto di già conoscere l‘esito della gara che vede opposta (stasera) alla Pontaise la capolista argoviese allo Stade Lausanne (10 punti nelle ultime quattro uscite), mentre al Bellinzona farebbe comodo (e da stimolo) una sconfitta del Wil in campo (pure domenica) contro il Vaduz (terza forza di Challenge League).
Nicola Bignotti, dirigente dell‘Yverdon, guarda con occhio doppiamente interessato alla partita di domenica. Primo perché si dichiara sentimentalmente legato, da ex DS, all‘ACB e al Ticino (ultima stazione Chiasso), in secondo luogo perché – glielo facciamo dire da lui - “dal punto di vista ambientale il Ticino ha tutte le caratteristiche di un paradiso rispetto alle altre regioni”.
Se sotto il profilo affettivo il ‘copione’ non fa una grinza (‘mai dire mai’ nel calcio), Bignotti riconosce che la scelta di Yverdon si è rivelata azzeccata: ”Sono arrivato qui a marzo 2023 su chiamata di Marco Degennaro, ho trovato una società solida, bene organizzata e molto ambiziosa”.
La squadra, che tanto giovane non è (vi giocano diversi trentenni: Marchesano e Sauthier 34 anni, Le Pogam e Sessolo 32, Sorgic 36), è allenata da Adrian Ursea, tecnico dalle idee innovative, voluto allo Stade Municipal fortemente dalla proprietà (la stagione passata l’ex giocatore del Locarno era a Carouge, i ginevrini avevano conteso sino all’ultima giornata il secondo posto all’Aarau; quest’anno si trovano in fondo alla classifica).
Bignotti: “Adrian è un allenatore molto esperto (l’ex giocatore del Locarno ha allenato fra le altre il Nizza, ndr), aldilà delle sue capacità cerca sempre il dialogo con i suoi ragazzi. Per il bene della squadra. Gestisce il gruppo a 360 gradi, ha le idee molto chiare”.
Con i tifosi il feeling è perfetto: “Lì stiamo ‘viziando a suon di vittorie (sei), abbiamo una media di 3000 spettatori a partita, considerando che siamo una piccola realtà (attorno ai 30 mila abitanti), quale seconda città del cantone Vaud possiamo ritenerci soddisfatti dell’impatto che la squadra ha sulla gente”.
Parlando delle tribolazioni del Bellinzona (a livello sportivo), il già DS granata è sorpreso sì e no delle difficoltà che sta incontrando: “La Challenge è un campionato duro, ci sono delle dinamiche che lo possono rendere difficile a qualsiasi squadra”. É del parere che questa partenza flop (siamo alle decima giornata, non si intravede un gioco, non c’è ancora un indirizzo tattico preciso, la difesa sconta disattenzioni vistose, 21 reti incassate, copertura a centrocampo precaria, l’attacco è poca cosa, 4 miseri gol all’attivo in nove partite) non vada ricercata nella criticità della situazione venutasi probabilmente a creare con il cambio di proprietà: “Alla fine i giocatori pensano esclusivamente al campo, non si fanno condizionare, rimangono concentrati sulla partita".
Si gioca domenica alle 14, un orario nuovo per il Bellinzona, l’Yverdon ci è abituato. Che partita prevede Bignotti? ”Facile no di sicuro per noi, anche perché una pausa di 15 giorni spezza sempre il ritmo".
Stasera si giocano Rapperswil-Stade Nyonnais, Etoile Carouge-Xamax, Stade Lausanne-Aarau. Domenica è in cartellone anche Wil-Vaduz.