La discussione non è nuova, anzi. Ma in questi
giorni in Italia sta creando grande polemica. Il tema è quello dei
giocatori prestati alle rispettive nazionali, i quali a volte tornano
alla base infortunati. Ne sa qualcosa il Milan, che si è ritrovato
Pulisic infortunato (lesione al bicipite femorale, 10 giorni minimi
d’assenza), come Rabiot (polpaccio, almeno due settimane di
assenza) ed Estupiñán (distorsione di una caviglia, day by day). A
far discutere sono soprattutto le partite amichevoli, come quelle che
ha sostenuto Pulisic con gli USA. Texas e Colorado, dall’altra
parte del Mondo, contro Ecuador ed Australia, con lunghi viaggi,
temperature (a detta dello stesso Pochettino mister degli USA) molto
diverse, un mix pericoloso per il giocatore rossonero arrivato in
ritiro già con problemi ad una caviglia. Nasce spontanea la domanda:
ma non era possibile convocare per due partite inutili un giovane già
sul suolo statunitense e risparmiare a Pulisic questo viaggio e
rischio? Quale voce in capitolo hanno le società (che sono i datori
di lavoro dei giocatori) nei confronti delle varie Federazioni? Il
tema lo abbiamo spesso vissuto anche nell’hockey su ghiaccio, vuoi
con le pause dedicate alle nazionali, vuoi con la Coppa Spengler. È
veramente necessario interrompere il campionato per sfidare sempre le
stesse tre nazionali con giocatori che difficilmente andranno ai
mondiali o, questa stagione, alle olimpiadi dove arriveranno in massa
i nostri giocatori della NHL?Sono domande senza risposta, all’ora
attuale, ma il dibattito è aperto. Perché un conto è giocare una
partita valida per qualificare una Nazione ad un torneo importante,
un altro sono le amichevoli. La Norvegia nel calcio ad esempio ha
battuto 5-0 Israele, quindi 3 giorni dopo in amichevole ha sfidato la
Nuova Zelanda senza Haaland, Ryerson o Sorloth. Gestione oculata di
chi sta dominando il proprio gruppo. Prova che con pianificazione,
dialogo, intelligenza, si possono evitare situazioni simili a quella
vissuta ad esempio proprio da Pulisic.
CALCIO
Nazionali e infortuni