È una vittoria da grande squadra, che sa giocare a calcio ma anche soffrire. Perché questo Zurigo, è una signora squadra e la partita, giusto dirlo, è stato di alto livello.
Una partita così, soltanto un mese or sono, il Lugano l’avrebbe persa.
Per un errore difensivo o una piccola distrazione, che sarebbero costati carissimo.
Adesso, invece, è un Lugano diverso. Attento, concentrato e sempre sul pezzo. Con un portiere che para e una difesa che difende. Con il coltello tra i denti, aiutata dai compagni. Uno per tutti, tutti per un o.
L’attacco, unico vero neo, potrebbe fare meglio. Ci prova, a volte è sfortunato, ma non segna. O diciamo, se lo fa, con il contagocce.
Anche contro lo Zurigo, una rete, nata da un tiro quasi sbilenco di Dos Santos, che ha trafitto Brecher.
È bastata per vincere, nonostante la paura finale, con le due belle parate di von Ballmoos.
Prima, qualche errore in fase di finalizzazione, una traversa di Papadopoulos, ma anche tanta voglia di lottare su ogni pallone.
Croci-Torti torna a casa contento: dieci punti nelle ultime quattro partite e tre vittorie di fila. La classifica ha un altro aspetto e adesso è lecito guardare in alto.
Il Lugano è tornato: non sarà ancora quello di un paio di stagioni or sono, ma la via sembra tracciata.
Un mese fa, i pensieri erano altri.