CALCIO INTERNAZIONALE
Gesto dell'ombrello alla tedesca
Pubblicato il 19.10.2025 05:14
di Red.
Il Barcellona ha un grande obiettivo: vincere la Champions. Si sente e si percepisce come una grande squadra. Ma la stagione è cominciata tra luci e ombre. La vittoria, nell'ultima giornata della Liga, è arrivata all'ultimo respiro. Scatenando una gioia irrefrenabile, specie nel suo tecnico. Hansi Flick sembra trasformato, la passata stagione pareva impeccabile, sempre diplomatico e freddo. Da un tedesco ci si aspetta simili attitudini, comportamenti quasi severi e poco inclini alla volubilità. Ma l'allenatore sta offrendo una nuova versione, non riesce a trattenersi e mostra una inusitata passione. Dove prima c'era correttezza e sobrietà, ora si manifesta visceralità ed esuberanza. Ma non solo. Il Barcellona stava pareggiando contro il Girona, all'annuncio di solo quattro minuti di recupero, ha contestato aspramente e platealmente la decisione, è stato espulso, nell'assalto finale Araujo ha segnato per i padroni di casa, regalando una vittoria inaspettata. E Flick, che non aveva abbandonato il campo, è letteralmente esploso, ha dato vita a un'esultanza rabbiosa, ha preso a gesticolare, andando oltre i limiti. In Spagna si parla di “cortes de mangas”, alle nostre latitudini è il classico gesto dell'ombrello, ripetuto più volte. Lui si è così giustificato: “Il calcio è emozione anche per noi. Il gesto non era rivolto a nessuno”. Spiegazione debole e assolutoria nei confronti di sé stesso. Bastava scusarsi e ammettere lo sbaglio.