Grande risultato, domenica scorsa, nella 500km di Monza, per Alex
Fontana: il ticinese si è infatti imposto nella classe Pro-Am, al
volante di una Porsche 992GT3 del team Tsunami RT, in coppia con
Bashar Mardini. Partita al quinto posto di categoria, in virtù del
tempo di 1.44.761 fatto registrare in prova, la vettura con
inizialmente al volante Mardini è stata protagonista di uno
splendido avvio di gara, guadagnando subito tre posizioni, prima di
lasciare la guida al nostro portacolori il quale ha completato la
rimonta, arrivando in testa alla gara rispetto alla propria
categoria, e risultando la coppia più veloce in pista nella classe
che prevede un equipaggio misto piloti amatori e professionisti. Nel
finale, Fontana ha poi difeso con successo la posizione dagli assalti
dei rivali, ottenendo così il secondo successo stagionale
nell'International GT Open, chiudendo la stagione con 55 punti
complessivi nella classifica piloti Pro-Am. Niente male, considerando
che il luganese non aveva corso nelle due gare precedenti. Lo abbiamo
così raggiunto per avere un suo commento sulla due giorni monzese, e
un parere sul momento attuale dell'automobilismo ticinese.
Complimenti per il risultato di Monza, innanzitutto. Al di là
della vittoria di categoria, com'è stata la gara? Dura come ti
aspettavi?
"Grazie mille! La gara è stata molto divertente, sono felice
di aver mostrato la competitività della Porsche GT3R di Tsunami RT,
dopo una qualifica dove abbiamo avuto qualche problema in seguito
alla rottura del fondo. Il GT Open offre sempre gare multiclasse
movimentate e quindi non ti annoi mai! Il mio compagno Bashar è uno
degli amatori più bravi del panorama dei piloti non professionisti,
quindi il lavoro di coaching è stato relativamente semplice e lui ha
svolto una gara perfetta."
Per te è stato un anno importantissimo dal punto di vista
personale, come sappiamo. Sei soddisfatto anche dal lato sportivo?
Hai già dei programmi per la prossima stagione?
"Davvero un bellissimo anno, considerato il matrimonio!
Sportivamente è stato pieno di soddisfazioni, anche se le gare che
trovo da fare non sono mai abbastanza per me. Se potessi, riempirei
tutti i week end. Oltre alle mie corse, è stato bello veder crescere
i piloti della AF Academy e anche seguire un po' le dirette di RSI
per la Formula 1."
Nel secolo scorso, il Ticino è stata la fucina di corridori
automobilistici che hanno gareggiato anche nella Formula regina, come
Silvio Moser e Clay Regazzoni. Tu stesso stai dimostrando che si può
arrivare a livelli piuttosto elevati, partendo dalla Svizzera
italiana. Cosa diresti a un ragazzo del nostro Cantone che sogna di
correre?
"Che malgrado il nostro sport non sia molto spinto e
supportato, e che non ci sia delle infrastrutture per allenarsi e
prepararsi, la tenacia necessaria a coltivare questa passione è
proprio quello che fa la differenza con gli altri, e che quindi funge
da ulteriore spinta a migliorarsi e non mollare."
La passione per le corse in Svizzera non è mai venuta meno,
nonostante il divieto di gare in circuito durato decenni e che è
stato, come sappiamo, recentemente abolito. Cambierà qualcosa nel
nostro Paese? Attualmente c'è già qualche giovane rossocrociato che
potrebbe, un giorno, arrivare magari in Formula 1 o, come Sébastien
Buemi, a gareggiare in categoria Hypercar nel WEC?
"Per quanto concerne categorie come Hypercar e Wec senza
dubbio, qualsiasi pilota GT come me potrebbe correrci già domani, è
più una questione di contatti per trovare i contratti giusti che di
capacità necessarie. La Formula 1 è già un altro animale, sebbene
io abbia avuto un test nella massima formula e fossi parte di uno
Junior Team, è tutto estremamente politico. Al momento, di piloti
nuovi di kart ce ne sono, ma veramente pochi rispetto a quando ero io
un ragazzino nelle medesime condizioni. Quindi sicuramente è
possibile, ma certamente le probabilità sono inferiori che per
piloti di nazioni dove l'automobilismo viene incoraggiato e spinto."
(Foto Ticishot-Simone Andriani)