Il
Bellinzona non riesce a svincolarsi dai bassifondi di una classifica
che oggi, a poco meno di una settimana dalla partita con lo Stade Losanna (Comunale, sabato alle 18) - la cui serie positiva (4 partite,10
punti) è stata interrotta dall‘Aarau uscito vincitore dalla
Pontaise nell’ultima giornata - si è fatta drammatica, se
non proprio disperata (il campionato è ancora tutto da giocare).
Abbiamo scritto che il Bellinzona fa tristezza. Non sicuramente coi
pensieri rivolti alla squadra degli anni trascorsi (sarebbero da
archiviare, anche se ricordarli con nostalgia - a fronte di quello
che sta succedendo oggi è ancora qualcosa di piacevole) bensì al
Bellinzona che si prende ‘sberle’ a iosa da un po’ tutte le
squadre, sia in casa (stiamo oltretutto andando verso un minimo
stagionale di affluenze allo stadio - a Yverdon sono stati
annunciati 1660 spettatori, all’ultima gara interna contro
l’Etoile, che si è trovato modo di perdere senza dignità, erano
422) che in trasferta.
A fare tristezza non sono tuttavia i giocatori, parte dei quali non hanno nemmeno i fondamentali: sono scarsi tecnicamente e lasciano persino a desiderare sul piano dello spirito e dell’atteggiamento, giocando (eufemismo) con superficialità nell’affrontare gli avversari senza grinta né entusiasmo (non tiriamo in ballo il cuore e la dedizione alla maglia). Impera sempre, siamo alla vigilia dell’undicesimo turno, il saggio e oculato 'giudizio' espresso dal capitano Dragan Mihajlovic: “Non siamo una squadra di Challenge League”. A fare venire il mal di testa, sono le dichiarazioni (verosimilmente ‘pilotate’) di Manuel Benavente il cui modo di comportarsi e di gestire appare un vero mistero (precisiamo che Benavente ci mette la faccia, ad allenare la squadra in settimana è Jersson Gonzalez). Il mister, logicamente, dopo l’ennesimo flop (6 sconfitte nelle 10 gare sin qui disputate), non osa parlare di progressione: sarebbe il colmo! Si dichiara in un certo qual modo moderatamente soddisfatto perché la squadra nonostante tutto è a un solo punto dal Wil. Sì, avete letto bene! Notasi che i sangallesi hanno conquistato 1 punto (quello con i granata, gara chiusasi a reti inviolate alla Lidl Arena) in cinque partite, i granata 2 punti (va loro accreditato in più quello con il Rapperswil Jona).
Vuoi dire che il sogno di una vittoria (la prima!) si realizzerà il 20 dicembre nel retour match del Comunale? E magari andrà in porto anche l’operazione sorpasso? La sconfitta di Yverdon, che non si è tradotta in un’altra débâcle solo grazie ad Alexander Muci (un ragazzo meritevole di fiducia, si è sempre messo a disposizione dei compagni, e dell’allenatore, ogni volta che ne hanno avuto bisogno) visto che Benavente, e ora anche Gonzalez, hanno fatto ‘cilecca’, induce i tifosi (sempre di meno anche i fedelissimi della tribuna) a chiedere al patron Juan Carlos Trujillo «"se è decente il Bellinzona visto finora in campo, oggetto di brutte figure e anche di cattiva gestione del Settore giovanile") torneremo sull’argomento visto i malumori che si sono ultimamente verificati alla scuola calcio. Probabilmente Trujillo non sa nemmeno lui da che parte cominciare. E questo non apre sicuramente a molte speranze.
A fare tristezza non sono tuttavia i giocatori, parte dei quali non hanno nemmeno i fondamentali: sono scarsi tecnicamente e lasciano persino a desiderare sul piano dello spirito e dell’atteggiamento, giocando (eufemismo) con superficialità nell’affrontare gli avversari senza grinta né entusiasmo (non tiriamo in ballo il cuore e la dedizione alla maglia). Impera sempre, siamo alla vigilia dell’undicesimo turno, il saggio e oculato 'giudizio' espresso dal capitano Dragan Mihajlovic: “Non siamo una squadra di Challenge League”. A fare venire il mal di testa, sono le dichiarazioni (verosimilmente ‘pilotate’) di Manuel Benavente il cui modo di comportarsi e di gestire appare un vero mistero (precisiamo che Benavente ci mette la faccia, ad allenare la squadra in settimana è Jersson Gonzalez). Il mister, logicamente, dopo l’ennesimo flop (6 sconfitte nelle 10 gare sin qui disputate), non osa parlare di progressione: sarebbe il colmo! Si dichiara in un certo qual modo moderatamente soddisfatto perché la squadra nonostante tutto è a un solo punto dal Wil. Sì, avete letto bene! Notasi che i sangallesi hanno conquistato 1 punto (quello con i granata, gara chiusasi a reti inviolate alla Lidl Arena) in cinque partite, i granata 2 punti (va loro accreditato in più quello con il Rapperswil Jona).
Vuoi dire che il sogno di una vittoria (la prima!) si realizzerà il 20 dicembre nel retour match del Comunale? E magari andrà in porto anche l’operazione sorpasso? La sconfitta di Yverdon, che non si è tradotta in un’altra débâcle solo grazie ad Alexander Muci (un ragazzo meritevole di fiducia, si è sempre messo a disposizione dei compagni, e dell’allenatore, ogni volta che ne hanno avuto bisogno) visto che Benavente, e ora anche Gonzalez, hanno fatto ‘cilecca’, induce i tifosi (sempre di meno anche i fedelissimi della tribuna) a chiedere al patron Juan Carlos Trujillo «"se è decente il Bellinzona visto finora in campo, oggetto di brutte figure e anche di cattiva gestione del Settore giovanile") torneremo sull’argomento visto i malumori che si sono ultimamente verificati alla scuola calcio. Probabilmente Trujillo non sa nemmeno lui da che parte cominciare. E questo non apre sicuramente a molte speranze.
(Foto
Filippo Zanovello)