Nessuno
chiede la luna a questo Ambrì, visibilmente debole e in difficoltà.
Lo avevamo scritto qualche giorno fa dopo la vittoria di Kloten. Tre
punti ottenuti grazie a Senn e alla capacità di sofferenza.
Solamente con questa attitudine i biancoblù possono sperare di
raccogliere qualcosa. Quando quest’ultima caratteristica viene a
meno, o per meglio dire non c’è del tutto, ecco che accade il
patatrac come contro il Berna. Una prova semplicemente indecorosa,
per non dire peggio. Da Senn, colpevole in un paio di occasioni, ai
soliti stranieri praticamente improponibili, nessuno si è salvato
dal naufragio. La cosa che più spaventa è proprio il linguaggio del
corpo, oltre che a quel 5 contro 3 di 2' a livelli bassissimi. Non
c’è stato un pizzico di orgoglio, nemmeno una timida reazione. Il
5 a 0, maturato già dopo 37’, è stata la giusta fattura. Persino
i tifosi hanno perso la pazienza e in diversi non hanno nemmeno
guardato la “contesa” sino al termine. Non si sono visti leader,
non c’è stato quel fuoco di cui una squadra non propriamente
competitiva ha assolutamente bisogno. Così decisamente non si può
perdere. Cos’altro aggiungere? Il match è stata la fotografia del
caos che regna attualmente un po’ in ogni angolo della società.
Caos che stavolta è stato appunto “trasmesso” anche sul
ghiaccio. La speranza è che questa batosta possa offrire seri spunti
di riflessione a chi di dovere e che i giocatori, in particolare gli
import che dovrebbero portare di peso il gruppo, si diano una mossa e
tornino perlomeno a mettere in pista gli attributi mostrati a Kloten.
A proposito di stranieri, la pazienza ha un limite, quanto mostrato
dai signori Petan e Tierney in ormai 6 settimane di campionato non è
accettabile. E allora bisogna scavare. È una questione tecnica
legata alle capacità, un problema legato alla preparazione fisica,
oppure è una mancanza di carattere? È forse un mix delle cose?
L’unica cosa sicura è che l’Ambrì non può più permettersi di
aspettare i due ancora per molto tempo.
(Foto
Ticishot-Simone Andriani)