CHAMPIONS LEAGUE
La nottata è passata
Pubblicato il 22.10.2025 05:24
di A. L.
Antonio Conte è un ottimo tecnico. È un costruttore. Migliora i suoi giocatori. Entra nella testa dei suoi uomini. Vive di certezze. Si muove come un condottiero. È un motivatore, è concentrato, mette una grande professionalità sul suo lavoro. E tuttavia, nel passato, la sua passione lo ha fatto diventare una preda dei suoi umori, che diventano tormenti. Non avendo mezze misure si accende e si spegne. Un metodo vincente che dura poco e non trova continuità. Il Napoli della passata stagione era realista, la cifra stilistica era la solidità, gli azzurri erano determinati e concentrati. Le partite non le aggrediva, lasciava il campo agli avversari, rifiutando il possesso palla. È arrivata una poderosa campagna acquisti. Sono state dichiarate le ambizioni. E il Conte europeo ha subito una sconfitta grave e pesante in Olanda. I Campioni d'Italia sono stati letteralmente presi a pallonate dal Psv, e il risultato poteva essere ancora più pesante. Gli azzurri sono stati presi in velocità, ritmi che non ci sono nella Serie A, dove si gioca a strappi e con lunghe pause. Questo è il campo. E poi c'è il tecnico, che ha cominciato con i suoi proverbiali alibi: gli impegni settimanali sono due; troppi i giocatori comprati in estate; mancanza di spirito di gruppo. Tutto noto. La storia si ripete. Conte ha come unico riferimento sé stesso e il suo lavoro: le ragioni sono le sue; i torti sono degli altri. Che succederà? Difficile prevederlo, tutto può accadere in una piazza come Napoli e con un personaggio come Conte. Intanto la nottata è passata.