Terza miglior squadra di ottobre con 14 punti e terzo miglior attacco (24 reti) dopo le ultime 10 realizzate in sole due partite. Numeri che non si vedevano da una vita.
Il Lugano dí Mitell si è dunque sbloccato?
Parrebbe di sì, almeno giudicando gli ultimi risultati ma soprattutto le ultime partite. Si vince e si gioca bene. E anche quando si perde, come contro il Davos, la prestazione è convincente.
Ma cosa è successo a questa squadra, che fino a poche partite fa sembrava in difficoltà?
Ora il Lugano mette in pista dinamismo, intensità e un gioco di squadra che fa pensare che i giocatori abbiano già assimilato i dettami del tecnico svedese.
Losanna e Zurigo poco in forma? Sarà, ma la lezione che il Lugano ha impartito a queste due squadre è stata impressionante. Una superiorità che non si vedeva da tempo.
E adesso? Giusto essere felici e sperare che la squadra abbia finalmente capito quale sia la strada da percorrere. Insomma, ogni tanto è giusto abbracciare l'ottimismo.
Tutto facile? Nemmeno per sogno. Il passato, purtroppo, ci insegna che ricadere è un attimo. Slettvoll, uno che ha scritto la storia di questo club, diceva che per ricostruire una squadra ci volevano tre anni.
Vuoi vedere che stavolta ci si metterà di meno?
È quello che si augura il pubblico, tornato numeroso in pista e decisamente più paziente rispetto al passato. Vuoi vedere che è davvero cambiato qualcosa?
Incrociamo le dita.

(Foto Ticishot-Simone Andriani)