Sostiene
Tudor che il calendario della Juve sia stato un problema, e che ora
si affronteranno avversari meno forti. Ma i numeri raccontano che i
bianconeri non vincono da 7 partite, 5 pareggi e 2 sconfitte,
l'ultima vittoria risale contro l'Inter il 13 settembre. Il campo
racconta che la squadra è alla ricerca di un'identità, ma il
tecnico pare non aver individuato uno schema tattico preciso. La
sconfitta di Madrid è stata contenuta, nessun crollo, e può essere
assorbita. I bianconeri hanno difeso a oltranza, posizionandosi sulla
loro area di rigore, cercando di lanciarsi in contropiede, una
tattica lineare che rientra nel passato di Madama. L'incontro è
stato preparato per evitare una sconfitta pesante. Un tempo si
sarebbe detto che i torinesi sono usciti dal campo 'a testa alta'. La
classifica Champions, dopo tre giornate, vede la Juve al 25° posto
con due punti. E la forma diventa sostanza. Adesso si aspetta il
riscatto. La Juve di Tudor non ha un gioco. La difesa
regge e nel complesso ha un sua solidità; il centrocampo manca di
tecnica e di giocatori che sappiano palleggiare e dare equilibrio;
l'attacco vive di anarchia e di calciatori che, tranne Vlahovic, non
hanno un ruolo ben definito. È un classico progetto in divenire, ma ci
sono troppe incognite. Il calcio non aspetta. Specie i tifosi.
CHAMPIONS LEAGUE
Basta una sconfitta onorevole?