Il Basilea torna dalla
trasferta francese, affrontava il Lione, con un sconfitta, subisce
due reti all'inizio e alla fine della partita. Ludovic Magnin
sottolinea che la sua squadra ha commesso errori, ma è soddisfatto
complessivamente della prestazione dei suoi. Il rivale era
accreditato e un risultato positivo era possibile. Ma a far discutere
è la dinamica della prima rete, giunta solo dopo tre minuti. E c'è
un colpevole, non si tratta dell'imprecisione, ma della famosa e
famigerata costruzione dal basso.
È uno degli assiomi del calcio
moderno: il portiere deve giocare il pallone, per avviare l'azione, e
lo appoggia al difensore o al centrocampista. E così è stato a
Lione. Hitz ha giocato il pallone in direzione di Metinho, il
brasiliano è stato pressato da De Carvalho che gli ha rubato il
pallone, Tolisso ha avuto gioco facile a segnare senza ostacoli. Chi
ha sbagliato? La riposta è semplice i giocatori, specie Hitz che non
ha letto bene la situazione. Ma Magnin sostiene che il primo
responsabile sia lui: “Giochiamo
partendo dalla difesa. Ci alleniamo così sei o sette volte a
settimana”, e continua
fatalista: “Accettiamo
che forse uno o due gol verranno subiti in questo modo nel corso
della stagione”. La
rimessa lunga del portiere o del difensore è abolita,
è considerata il retaggio di un calcio antico. Ergo: tutti a
costruire dal basso.
EUROPA LEAGUE
Basilea, ma che combini?