La sconfitta con il Berna ha fatto male. Una prestazione disastrosa,
quasi difficile da spiegare dopo le tre vittorie in quattro partite sotto la
gestione Matte-Landry.
Intervistato dal Cdt, Eric Landry, ha parlato di “momenti difficili prima delle partite casalinghe”.
Insomma, alla vigilia delle sfide casalinghe, ad Ambrì succede sempre qualcosa che influenza la squadra. Questa, almeno, la teoria del tecnico canadese.
“Se i giocatori mettono anche soltanto il 2% in meno di concentrazione, le cose cambiano”.
E ancora: “La gara con il Berna è stato il risultato di settimane intense”.
Insomma, si perde per colpa dell’aspetto mentale, ma si vince perché si gioca bene.
D’accordo che l’Ambrì ha vissuto giornate difficili, ma se è arrivato a questo punto, con l’addio di Cereda e Duca, è proprio perché le cose non andavano bene già da tempo. Addirittura dalla scorsa stagione.
Giustificarsi così (anche se poi Landry dice che “non è una scusa”) non serve alla crescita della squadra ma soltanto a fornire un alibi ai giocatori.
Chiusura sui tifosi, che hanno lasciato prima la pista martedì sera.
I giocatori ci sono rimasti male? Beh, cosa dire allora dei tifosi? Che in fondo, lasciando il loro seggiolino per tornare a casa prima, hanno messo in scena una piccola protesta silenziosa, ma decisamente educata.
Fosse sempre così nello sport…
Intervistato dal Cdt, Eric Landry, ha parlato di “momenti difficili prima delle partite casalinghe”.
Insomma, alla vigilia delle sfide casalinghe, ad Ambrì succede sempre qualcosa che influenza la squadra. Questa, almeno, la teoria del tecnico canadese.
“Se i giocatori mettono anche soltanto il 2% in meno di concentrazione, le cose cambiano”.
E ancora: “La gara con il Berna è stato il risultato di settimane intense”.
Insomma, si perde per colpa dell’aspetto mentale, ma si vince perché si gioca bene.
D’accordo che l’Ambrì ha vissuto giornate difficili, ma se è arrivato a questo punto, con l’addio di Cereda e Duca, è proprio perché le cose non andavano bene già da tempo. Addirittura dalla scorsa stagione.
Giustificarsi così (anche se poi Landry dice che “non è una scusa”) non serve alla crescita della squadra ma soltanto a fornire un alibi ai giocatori.
Chiusura sui tifosi, che hanno lasciato prima la pista martedì sera.
I giocatori ci sono rimasti male? Beh, cosa dire allora dei tifosi? Che in fondo, lasciando il loro seggiolino per tornare a casa prima, hanno messo in scena una piccola protesta silenziosa, ma decisamente educata.
Fosse sempre così nello sport…
(Foto Ticishot-Simone Andriani)