Un punto perso, una sconfitta che fa male. A dire la verita, questa era una partita che
si poteva anche vincere.
Se Belhadj, a pochi passi dal portiere, avesse per una volta infilato la porta, forse parleremmo di un’altra partita. Anche stavolta, il tunisino, come gli era già capitato nelle ultime gare, non ha invece trovato l’attimo fuggente. E il calcio, si sa, non perdona.
Alla fine, il gol di Ayé in contropiede, autore di una doppietta, ha deciso la sfida. Un due contro due difensivo che grida vendetta, con una squadra troppo sbilanciata alla ricerca della vittoria.
Dopo il gol del vantaggio di Ayé di testa su corner (con Cimignani che l’ha perso), il Lugano aveva pareggiato con una bellissima punizione di Grgic.
Da quel momento si è vista una partita tutt’altro che bella, a tratti confusa, con due squadre che hanno pensato soprattutto a non farsi sorprendere.
Fino, come detto, al gol della vittoria, con Mai che si fa anticipare, ma con tutta la difesa sbilanciata.
Un errore imperdonabile, che interrompe la striscia positiva del Lugano e rilancia, almeno parzialmente, un Servette che non sembra comunque in grado di risalire velocemente la china.
Bisognerà riflettere, e capire che quando non si può riesce a vincere, anche un pareggio va bene.
Ora si torna a Cornaredo per due partite di fila: giovedì contro il Lucerna e domenica contro il San Gallo. Bisogna tornare a fare punti, per non perdere contatto con la vetta.
Il tempo c’è, la squadra, nonostante gli alti e bassi, può senza dubbio puntare alle prime sei posizione. Ginevra dovrà servire da insegnamento.
Se Belhadj, a pochi passi dal portiere, avesse per una volta infilato la porta, forse parleremmo di un’altra partita. Anche stavolta, il tunisino, come gli era già capitato nelle ultime gare, non ha invece trovato l’attimo fuggente. E il calcio, si sa, non perdona.
Alla fine, il gol di Ayé in contropiede, autore di una doppietta, ha deciso la sfida. Un due contro due difensivo che grida vendetta, con una squadra troppo sbilanciata alla ricerca della vittoria.
Dopo il gol del vantaggio di Ayé di testa su corner (con Cimignani che l’ha perso), il Lugano aveva pareggiato con una bellissima punizione di Grgic.
Da quel momento si è vista una partita tutt’altro che bella, a tratti confusa, con due squadre che hanno pensato soprattutto a non farsi sorprendere.
Fino, come detto, al gol della vittoria, con Mai che si fa anticipare, ma con tutta la difesa sbilanciata.
Un errore imperdonabile, che interrompe la striscia positiva del Lugano e rilancia, almeno parzialmente, un Servette che non sembra comunque in grado di risalire velocemente la china.
Bisognerà riflettere, e capire che quando non si può riesce a vincere, anche un pareggio va bene.
Ora si torna a Cornaredo per due partite di fila: giovedì contro il Lucerna e domenica contro il San Gallo. Bisogna tornare a fare punti, per non perdere contatto con la vetta.
Il tempo c’è, la squadra, nonostante gli alti e bassi, può senza dubbio puntare alle prime sei posizione. Ginevra dovrà servire da insegnamento.