Dopo quanto accaduto la scorsa settimana, siamo rimasti
sorpresi nel prendere atto che, a questo giro, non sia volata una
mosca, nei dintorni della sala stampa di San Siro, rispetto
all'operato dell'arbitro Luca Zufferli. Eppure, qualcosa da dire ci
sarebbe stato: ma, evidentemente, la scelta è stata di mantenere un
profilo basso, anche se qualche dubbio, da parte di alcuni colleghi,
c'era. E tutto è stato archiviato alla voce "compensazione".
Maurizio Pistocchi, noto giornalista sportivo della vicina Penisola,
ha scritto invece qualcosa sui propri profili social,
notando diverse interpretazioni da parte del direttore di gara a suo
dire poco corrette. Il primo gol del Milan, messo a segno al 7’ da
Leão ancora una volta con un tiro dalla distanza sarebbe stato
viziato da un fuorigioco di posizione di Pavlovic. Sinceramente,
dalla tribuna, eravamo infatti convinti che sarebbe stato annullato,
visto che il centrale di difesa serbo dava non solo l'impressione di
essersi trovato (seppur di poco) oltre la linea dei difensori pisani,
ma di avere addirittura toccato la palla, deviandola in modo
decisivo. Quando poi abbiamo visto invece sul tabellone che il gol
era stato attribuito al portoghese, abbiamo così pensato che la
posizione di offside fosse stata giudicata ininfluente: in
televisione, al contrario, secondo il noto giornalista della vicina
Penisola, la posizione del numero 31 del Milan avrebbe influenzato in
modo evidente il portiere avversario. Gol, quindi, da annullare. Ma
non finisce qui: il rigore concesso al Pisa al 60' per mani di
DeWinter sarebbe quantomeno opinabile. L'ex centrale del Genoa,
infatti, con la mano stava cercando di capire dove si trovava Nzola,
venendo colpito da una fucilata di Cuadrado dalla corta distanza. Ci
starebbe, inoltre, almeno un controllo da parte del VAR sul gol
dell'1-2 all'86' (che pure è stato rivisto, per valutare il
fuorigioco): Nzola scatta in posizione regolare (allo stadio avevamo
qualche dubbio) ma dopo un'evidentissima spinta a due mani ai danni
di Gabbia. Regolare, invece, il gol di Athekame, anche se Fofana,
sulla traiettoria, si sposta: il giocatore francese si trovava
infatti a oltre 2 metri dal portiere avversario, in una posizione non
punibile ai sensi della regola attuale. Tuttavia, secondo l'ex
moviolista di Pressing, in questo modo viene tolto
al portiere la possibilità di reagire in modo efficace, specialmente
in caso di tiro dalla distanza. In definitiva, direzione di gara
bocciata, non solo per colpa dell'arbitro, ma di chi stabilisce
l’interpretazione delle regole. Che dire? Noi pensiamo che il VAR
sia ormai indispensabile. Ciò che lascia a volte perplessi sono però
le interpretazioni: in Ticino siamo ancora freschi del caso
Lugano-Losanna, chiuso d'imperio, come sappiamo, dalla SFL, che
poteva essere assimilato a quello dell'1-2 pisano di venerdì sera, a
voler ben vedere. In definitiva, chi pensava che l'elettronica
avrebbe stroncato le polemiche, ha del tutto sbagliato la profezia.
Avanti, quindi, sino al prossimo caso.
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