CALCIO ITALIANO
Ancora su Milan-Pisa
Pubblicato il 27.10.2025 06:39
di Silvano Pulga
Dopo quanto accaduto la scorsa settimana, siamo rimasti sorpresi nel prendere atto che, a questo giro, non sia volata una mosca, nei dintorni della sala stampa di San Siro, rispetto all'operato dell'arbitro Luca Zufferli. Eppure, qualcosa da dire ci sarebbe stato: ma, evidentemente, la scelta è stata di mantenere un profilo basso, anche se qualche dubbio, da parte di alcuni colleghi, c'era. E tutto è stato archiviato alla voce "compensazione". Maurizio Pistocchi, noto giornalista sportivo della vicina Penisola, ha scritto invece qualcosa sui propri profili social, notando diverse interpretazioni da parte del direttore di gara a suo dire poco corrette. Il primo gol del Milan, messo a segno al 7’ da Leão ancora una volta con un tiro dalla distanza sarebbe stato viziato da un fuorigioco di posizione di Pavlovic. Sinceramente, dalla tribuna, eravamo infatti convinti che sarebbe stato annullato, visto che il centrale di difesa serbo dava non solo l'impressione di essersi trovato (seppur di poco) oltre la linea dei difensori pisani, ma di avere addirittura toccato la palla, deviandola in modo decisivo. Quando poi abbiamo visto invece sul tabellone che il gol era stato attribuito al portoghese, abbiamo così pensato che la posizione di offside fosse stata giudicata ininfluente: in televisione, al contrario, secondo il noto giornalista della vicina Penisola, la posizione del numero 31 del Milan avrebbe influenzato in modo evidente il portiere avversario. Gol, quindi, da annullare. Ma non finisce qui: il rigore concesso al Pisa al 60' per mani di DeWinter sarebbe quantomeno opinabile. L'ex centrale del Genoa, infatti, con la mano stava cercando di capire dove si trovava Nzola, venendo colpito da una fucilata di Cuadrado dalla corta distanza. Ci starebbe, inoltre, almeno un controllo da parte del VAR sul gol dell'1-2 all'86' (che pure è stato rivisto, per valutare il fuorigioco): Nzola scatta in posizione regolare (allo stadio avevamo qualche dubbio) ma dopo un'evidentissima spinta a due mani ai danni di Gabbia. Regolare, invece, il gol di Athekame, anche se Fofana, sulla traiettoria, si sposta: il giocatore francese si trovava infatti a oltre 2 metri dal portiere avversario, in una posizione non punibile ai sensi della regola attuale. Tuttavia, secondo l'ex moviolista di Pressing,  in questo modo viene tolto al portiere la possibilità di reagire in modo efficace, specialmente in caso di tiro dalla distanza. In definitiva, direzione di gara bocciata, non solo per colpa dell'arbitro, ma di chi stabilisce l’interpretazione delle regole. Che dire? Noi pensiamo che il VAR sia ormai indispensabile. Ciò che lascia a volte perplessi sono però le interpretazioni: in Ticino siamo ancora freschi del caso Lugano-Losanna, chiuso d'imperio, come sappiamo, dalla SFL, che poteva essere assimilato a quello dell'1-2 pisano di venerdì sera, a voler ben vedere. In definitiva, chi pensava che l'elettronica avrebbe stroncato le polemiche, ha del tutto sbagliato la profezia. Avanti, quindi, sino al prossimo caso.