La squadra più forte ha vinto il derby. Già, il Lugano, pur non essendo stavolta costante sui 60’, ha dimostrato la sua superiorità nei confronti dell’Ambrì. Un Ambrì volonteroso, ma limitato. I biancoblù dopo un buon inizio, non hanno saputo mantenere il livello. In particolar modo nei primi 10’ del secondo periodo e a lunghi tratti nel terzo tempo i bianconeri hanno nettamente inserito una marcia in più, a immagine di un Zach Sanford semplicemente sontuoso. Praticamente impossibile separare dal disco il casco giallo del Lugano. Attualmente uno straniero del genere i leventinesi se lo possono solamente sognare… E proprio uno straniero della squadra di casa è stato in fondo colui che ha fatto pendere la bilancia a favore degli ospiti. L’errore di Tim Heed, non l’unico della serata, ha spianato la strada alla rete decisiva di Sekac al 54’.
È stato un derby assolutamente godibile e molto più divertente del primo, con alcuni errori da una parte e dall’altra e un po’ di penalità in fase offensiva decisamente ingenue. Alla fine il Lugano ha dimostrato di avere un gioco più strutturato e di poter contare sulle individualità migliori. L’Ambrì ha quasi solo avuto delle chance grazie a dei rilassamenti sottocenerini, raramente è riuscito a costruire combinazioni interessanti. Bellissimi anche alcuni gesti tecnici, in primis il passaggio di Luca Fazzini in occasione del punto dell’1 a 1 realizzato da Canonica. E che dire del paratone di Senn sul tiro dello stesso Fazzini? Vogliamo parlare dell’assist di Carrick a Omark per il 2 a 1? Non sono mancate nemmeno le provocazioni e lo scontro fisico.
Insomma, il derby ha regalato spettacolo e ribadito l’attuale situazione delle due squadre: il Lugano sulla cresta dell’onda, l’Ambrì che arranca sul fondo classifica.
È stato un derby assolutamente godibile e molto più divertente del primo, con alcuni errori da una parte e dall’altra e un po’ di penalità in fase offensiva decisamente ingenue. Alla fine il Lugano ha dimostrato di avere un gioco più strutturato e di poter contare sulle individualità migliori. L’Ambrì ha quasi solo avuto delle chance grazie a dei rilassamenti sottocenerini, raramente è riuscito a costruire combinazioni interessanti. Bellissimi anche alcuni gesti tecnici, in primis il passaggio di Luca Fazzini in occasione del punto dell’1 a 1 realizzato da Canonica. E che dire del paratone di Senn sul tiro dello stesso Fazzini? Vogliamo parlare dell’assist di Carrick a Omark per il 2 a 1? Non sono mancate nemmeno le provocazioni e lo scontro fisico.
Insomma, il derby ha regalato spettacolo e ribadito l’attuale situazione delle due squadre: il Lugano sulla cresta dell’onda, l’Ambrì che arranca sul fondo classifica.
(Foto Ticishot-Simone Andriani)