Il Milan di Allegri è una
squadra solida e che ha una sua fisionomia. La costruzione dal basso
non interessa, palla a Maignan e lancio lungo. Il possesso palla è
considerato superfluo, si cerca la manovra in verticale. I rossoneri
praticano una tattica esemplare: basata sulla difesa e sulle
ripartenze, la formazione ha una struttura fisica poderosa ed è
pericolosissima sulle palle inattive. A Bergamo ha sofferto, poteva
perdere, ma anche fare il colpaccio, e mancavano Pulisic e Rabiot. I
rossoneri hanno un grandissimo vantaggio: non giocano le coppe,
possono allenarsi e preparare la singola partita. Le possibilità di
conquistare il titolo sono reali. Ma c'è un problema. Al Diavolo
manca un centravanti, il reparto offensivo è il punto debole. Queste
le prestazioni delle punte, o presunte tali, contro l'Atalanta. Leao
è stato indolente, ha preso a girare per il campo, aveva intere
praterie davanti a sé, ma ha deciso di disinteressarsi di quello che
succedeva, e anche in fase difensiva è stato latitante. Ha giocato
un tempo. Gimenez si
sta arrendendo alla passività, non incide, non riesce a trovare la
posizione, è stato male assistito dai compagni, ma non è
determinato. La pressione lo attanaglia, non mostra nessun segno di
reazione. Nkunku è
l'ultimo arrivato, si è mosso, si è creato qualche occasione. Ma
l'impressione è che sia un rifinitore, e che preferisca partire
lontano dall'area avversaria. Ergo il migliore attaccante della
serata, per i rossoneri, è stato Loftus-Cheek.
Serve un centravanti, uno che la metta dentro, l'orizzonte è
gennaio. Altrimenti per lo Scudetto diventa complicato.
CALCIO ITALIANO
Cercasi disperatamente centravanti