Lucerna e San Gallo (domenica
pomeriggio) a Cornaredo: due gare importanti, per trovare punti
importantissimi nella rincorsa ai primi sei in graduatoria. Dopo la
sconfitta a Ginevra, maturata dopo una gara ben giocata, ma macchiata
da alcuni errori individuali, il Lugano si presenta davanti al
proprio pubblico (calcio d'inizio stasera, h. 20.30, arbitro il
signor Mandach) con l'intenzione di riprendere da dove si era
rimasti, prima della sfortunata trasferta in Svizzera Romanda. Nella
tradizionale conferenza stampa prepartita, il tecnico momò ha
chiesto ai suoi, più o meno, quanto già loro domandato alla vigilia
dell'incontro con il Servette: "In realtà, nelle ultime
settimane siamo cresciuti molto nella fase difensiva. Ho visto
solidità e maggiore concentrazione, anche se domenica non siamo
riusciti a mantenerla per tutti i 90'. Mi sono arrabbiato perché
abbiamo compromesso una partita tutto sommato ben giocata a causa di
alcuni piccoli dettagli." Riguardo all'attacco,
il Crus ha le idee chiare: "Per segnare, serve
aggressività. Posso solo augurarmi che, contro il Lucerna, la
squadra sappia trovarne di più, quando si trova nei sedici metri
avversari. Sulle palle da fermo, per dire, riusciamo spesso a trovare
l'uomo libero, ma serve poi una maggiore precisione nelle conclusioni
a rete, per trovare il gol. Il Lucerna di Mario Frick è squadra
con una delle panchine più longeve della Super League: "Sul
Lucerna, posso dire che è una squadra alla quale il suo allenatore
chiede di correre sempre parecchio. Si tratta di una compagine
generosa, piuttosto forte fisicamente. Sotto questo aspetto, i miei
hanno dato risposte importanti nelle ultime settimane: tuttavia, per
battere i confederati, servirà, come già detto, restare concentrati
fino alla fine. Mi auguro di essere riuscito a trasmettere al gruppo
la rabbia che avevo dentro dopo Ginevra: se vogliamo arrivare dove
vogliamo dobbiamo essere capaci di vincere queste partite.” La
chiusura è sugli assenti, con un'infermeria occupata, da tempo, da
elementi importanti (Steffen, Bottani, Kendouci) ai quali si è
aggiunto Ezgjan Alioski, dopo l'infortunio patito domenica allo Stade
de Genève. Mattia Croci-Torti, come d'abitudine, non cerca
scuse: “Nessun alibi, cerchiamo di crescere dando fiducia a
chi è pronto per giocare: in una partita che non sarà banale, mi
aspetto voglia da chi scenderà in campo, e anche qualità. Su
Kendouci, vi posso dire che lunedì mi sono visto con Vlado Petkovic
il quale, come noto, è alla guida dell'Algeria, e che mi ha proprio
chiesto come va il suo recupero fisico, perché lo considera un
giocatore importante. Questa stima, da parte sua, non fa che
confermare che lui è un giocatore di spessore, in grado di fare la
differenza in un campionato come il nostro, quando sarà del tutto
recuperato fisicamente.”
(Foto
Ticishot-Simone Andriani)