Il calcio è strano: il Lugano non meritava di perdere a Ginevra, e invece ha perso. Questa sera, giusto dirlo, soprattutto nel primo tempo, ha sofferto tantissimo. Alla fine, con due prodezze di Mahou e Cimignani, entrati dalla panchina, ha vinto la partita.
Statistiche, gol attesi e tendenze delle ultime partite, vengono cosi cestinati. Conta la qualità dei giocatori, le loro giocate. E questa sera, chi l’avrebbe mai detto, sono proprio stati Mahou e Cimignani, molto discussi dopo la sconfitta col Servette, a risultare protagonisti e regalare i tre punti alla propria squadra.
Bravi loro, perché il Lugano, quello visto nel primo tempo, ha davvero deluso. L’esperimento con le due punte Behrens-Koutsias è andato malissimo: difficili capire se per il loro delicato momento di forma o per l’incapacità di coesistere. O semplicemente perché, come temuto finora, i due giocatori non sono quei “fenomeni” capaci di cambiare il volto alle partite.
Fatto sta che il Lugano ha giocato uno dei peggiori primi tempi della stagione: costretti spesso nella propria metà campo, i bianconeri hanno fatto fatica ad arginare l’impeto della squadra di Frick, che ha avuto il torto di non realizzare quel gol che forse avrebbe meritato. Ma anche qui, si parla di qualità. E chi sbaglia, nel calcio, spesso paga.
Croci-Torti è stato bravo a cambiare la propria squadra nella pausa: dentro i due goleador, il ritorno a una sola punta e alla difesa a quattro. D’incanto, il Lugano ha ritrovato le giuste geometrie. E alla fine ha vinto. Forse non meritando completamente, ma non rubando assolutamente nulla.
Appuntamento a domenica contro il San Gallo: per ora il Crus si gode il sesto posto, che con questi chiari di luna, è già un grande risultato. Tra tre giorni, vedremo.

(Foto SP)