Di
domenica si ferma il campionato dopo una lunga fase dove si è già
giocato il 40% della stagione regolare, un ottovolante di emozioni
dove molte squadre hanno dovuto convivere con più situazioni da
gestire, e l’Ambrì Piotta è stata forse la società con più
“scosse telluriche” da ammortizzare. Chris Di Domenico è stato
l’ultimo “urlo” che tre volte mi è scappato al microfono al
54’16” contro il Bienne, il Game Winning Goal fondamentale per
rimettere i leventinesi nel “ventre molle” della classifica a
soli due punti dai Play In, consegnando 6 punti in 24 ore
fondamentali anche per la testa, il morale, prima della pausa. Si è
sbloccato il canadese alla 22esima partita di campionato (21 per
lui), in una sfida dove la sua linea con Zwerger e Tierney ha
presentato il miglior volto dopo il lato oscuro offerto (l’ennesimo,
non per l'austriaco) la sera precedente contro l’Ajoie. Alla fine
sono state due vittorie diverse, con protagonisti diversi, ed anche
questo è un segnale positivo, non tutto va sempre visto in ottica
negativa. Il Bienne poteva segnare il 2-1 con Sallinen (palo
clamoroso e poi big save di Senn, ormai indiscutibile numero uno tra
i pali), ma con i "se" non si va da nessuna parte... Se
Heed non avesse sbagliato nel derby sarebbero potuti arrivare punti
preziosi contro la squadra più in forma del campionato già martedì,
ad esempio. Insomma,
la pausa farà del bene all’Ambrì Piotta per sedimentare un
periodo difficile (anche umanamente per Pauli Jaks e non solo), senza
voli pindarici ma nella consapevolezza che tante squadre hanno
problemi (il Bienne tutto sommato è apparso più in difficoltà dei
biancoblù) e in futuro ogni occasione sarà buona per far punti.
Nota di merito: si è vinto col sacrificio di tanti giocatori,
menzione speciale ai fratelli Dotti. Zaccheo contro il Bienne non ha
sbagliato nulla, anche in zona offensiva. Il pubblico ha spinto
tantissimo (bellissima la coreografia per i 20 anni della Cricca, ne
riparlerò nei prossimi giorni), agli errori di Porrentruy si è
rimediato con una bella rimonta, segnando nel power play decisivo per
chiudere la partita. Certo, c’è tanto da lavorare, Di Domenico ha
solo segnato un goal, errori individuali costano punti (come nel
derby), ma capita anche agli altri come con Gaëtan Haas contro il
Berna. Insomma, si prendano questi 6 punti in leventina (6 vittorie
in 10 partite) per una pausa un po’ più serena. E la
consapevolezza del passato. Dopo le pause l’Ambrì ha sempre
arrancato. Meglio ricordarlo per ripartire subito a razzo.
(Foto
Ticishot-Simone Andriani)