Come nel 2017: Lugano in vantaggio 1-0 al termine della prima frazione (gol di Mihajlovic), pioggia battente, gara sospesa. La storia ci racconta che, nella ripetizione, prevalsero gli svizzeri orientali 0-1, con rete di Ajeti; il Crus, però, notoriamente superstizioso, a fine partita ci ha scherzato sopra ("Ajeti gioca a Basilea adesso"), anche se, in realtà, dentro di sé sarà forse stato meno tranquillo.
Purtroppo, come dice un proverbio ticinese e lombardo che non possiamo riportare integralmente, il tempo e una parte del nostro corpo fanno ciò che vogliono: era così nel 2017 e così sarà sempre. Il regolamento questa volta è chiaro e non interpretabile; di conseguenza, la partita verrà ripetuta, partendo dall'inizio, sul risultato di 0-0. Non sarà necessariamente una disdetta, come fatto notare dopo la sospensione: la ripetizione potrà magari avvenire in un periodo nel quale i bianconeri avranno recuperato qualche infortunato importante, per dire.
A proposito d'infortunati, a fine partita si è parlato della prova tutto sommato convincente di Amir Saipi, schierato titolare al posto dell'indisponibile von Balmoos. Il portiere kosovaro è apparso più sicuro, soprattutto col pallone tra i piedi. I compagni sembravano aver fiducia, affidandogli la ripartenza dell'azione. Frutto della concorrenza dell'ex YB o del lavoro di Vailati? Probabilmente, entrambe le cose. Forse, nonostante l'età, l'estremo difensore bianconero potrebbe avere ancora margini di crescita, e magari aver trovato, nella nuovo preparatore, l'uomo giusto per aiutarlo in tal senso. Di sicuro, pur non essendo particolarmente sollecitato, sul campo ha fatto bene, e con lui molti altri compagni di squadra. La rete di Behrens, anche se inutile, è venuta dopo una combinazione Bislimi-Cimignani davvero pregevole, con il tedesco puntuale all'appuntamento col gol, approfittando di un errore di posizionamento della retroguardia degli svizzero orientali, poco attenti nell'occasione.
Ma è stato un buon Lugano, che non si è sottratto ai duelli individuali cercati dai sangallesi, mettendoci se necessario il fisico quando è servito. Peccato: perché la sensazione era che, se avesse smesso di piovere, i padroni di casa sarebbero usciti dal campo col bottino pieno. Vedremo a Basilea, domenica prossima: ma è un Lugano che, sul piano fisico e atletico, sembrerebbe recuperato.
Purtroppo, come dice un proverbio ticinese e lombardo che non possiamo riportare integralmente, il tempo e una parte del nostro corpo fanno ciò che vogliono: era così nel 2017 e così sarà sempre. Il regolamento questa volta è chiaro e non interpretabile; di conseguenza, la partita verrà ripetuta, partendo dall'inizio, sul risultato di 0-0. Non sarà necessariamente una disdetta, come fatto notare dopo la sospensione: la ripetizione potrà magari avvenire in un periodo nel quale i bianconeri avranno recuperato qualche infortunato importante, per dire.
A proposito d'infortunati, a fine partita si è parlato della prova tutto sommato convincente di Amir Saipi, schierato titolare al posto dell'indisponibile von Balmoos. Il portiere kosovaro è apparso più sicuro, soprattutto col pallone tra i piedi. I compagni sembravano aver fiducia, affidandogli la ripartenza dell'azione. Frutto della concorrenza dell'ex YB o del lavoro di Vailati? Probabilmente, entrambe le cose. Forse, nonostante l'età, l'estremo difensore bianconero potrebbe avere ancora margini di crescita, e magari aver trovato, nella nuovo preparatore, l'uomo giusto per aiutarlo in tal senso. Di sicuro, pur non essendo particolarmente sollecitato, sul campo ha fatto bene, e con lui molti altri compagni di squadra. La rete di Behrens, anche se inutile, è venuta dopo una combinazione Bislimi-Cimignani davvero pregevole, con il tedesco puntuale all'appuntamento col gol, approfittando di un errore di posizionamento della retroguardia degli svizzero orientali, poco attenti nell'occasione.
Ma è stato un buon Lugano, che non si è sottratto ai duelli individuali cercati dai sangallesi, mettendoci se necessario il fisico quando è servito. Peccato: perché la sensazione era che, se avesse smesso di piovere, i padroni di casa sarebbero usciti dal campo col bottino pieno. Vedremo a Basilea, domenica prossima: ma è un Lugano che, sul piano fisico e atletico, sembrerebbe recuperato.