CALCIO ITALIANO
Ricordando Galeone l'innovatore
Pubblicato il 04.11.2025 08:10
di L.S.
La scomparsa di Giovanni Galeone, nella vicina Penisola, ha riportato a galla tanti ricordi legati all’ex tecnico, che è stato un innovatore in quegli anni. Verrà ricordato per il suo modo di far giocare le sue squadre, per la sua personalità e per la promozione in serie A del Pescara.
Allenò anche il Como nella stagione 89/90, squadra in cui giocava anche Stefano Maccoppi, tecnico molto conosciuto alle nostre latitudini. Maccoppi ricorda così Galeone:
“Lo conobbi quando arrivò a Como, ma di lui si parlava già da tempo: era considerato un innovatore, uno che faceva giocare bene le sue squadre. Era un tecnico alla mano, schietto e che ti diceva in faccia le cose. Era un uomo di cultura: gli piacevano il vino e la musica, e amava guardare le partite del Liverpool di Dalglish e Rush. Il sabato pomeriggio ci mettevano lì tutti assieme a guardare i reds. Ricordo che ci inculcò, in maniera graduale, la difesa a zona, e voleva che i giocatori per tirassero fuori il coraggio nel giocare il pallone. Per lui l’errore era soltanto un processo di crescita. Come allenatore ho preso tanto da lui: è una persona che non dimenticherò mai”.
Angelo Renzetti, oltre che a Lugano, per un breve periodo è stato anche presidente del Pescara.
Luogo di cui Renzetti è originario e Galeone un idolo.
L’ex presidente del Lugano lo ricorda così:
“Per noi tifosi pescaresi Galeone ha rappresentato un mito, non solo per i risultati della squadra che dal niente ha portato due volte in serie A ma bensì per il gioco che ha saputo esprimere pieno di dignità coraggio e passione, tutto quanto nel dna abbruzzese, tant è che tanti ex giocatori vivono ora a Pescara.  Credo che resterà perennemente nella memoria del tifoso!”