Il vecchio e il nuovo nel Bellinzona. Adesso la fascia di capitano spetta ad Aris Sörensen. Il vecchio e il nuovo: Dragan, classe 1991, Aris 2001. Dieci anni che non si ‘vedono’, ma che probabilmente si ‘sentono’. Che si ‘traducono’ comunque in un lungo abbraccio. Due granata ‘doc’ in cui primeggia una esuberanza di volontà e di fisico.
Mihajlovic anche stasera seguirà la partita dalla panchina: si spera di poterlo rivedere contro il Vaduz.
La classifica non suggerisce certamente entusiasmo. La squadra si è però allenata tutta la settimana, oltre che con i favori del tempo, in un clima molto positivo. Un segnale, a nostro modo di vedere, oltremodo incoraggiante.
Nell’intervista a Sannino tra le righe si è intuito che alla sosta invernale bisognerà andare sul mercato: almeno un rinforzo per reparto, anche due nella zona nevralgica del campo, autentico ‘buco nero’ in questa stagione. Reparto che è rimasto orfano di due giocatori di qualità, tatticamente perfetti: Nassim L’Ghoul e Johan Nkama. Il Mister nel suo esposto ha fatto capire che prima di seminare bisogna arare. C’è da augurarsi che Trujillo in dicembre corra ai ripari. Infatti non basterà più lavorare come si è fatto finora, per mettere il campionato sui binari giusti bisognerà fare qualcosa di molto diverso.
Aris, scusa la banalità della domanda: è lecito sperare in un risultato contro la capolista di Challenge?
"Sappiamo di misurarci contro una squadra in gran forma che ha vinto undici partite su dodici. È una partita difficile, siamo consapevoli che il nostro ruolino di marcia non va bene, siamo alla disperata ricerca di punti. Dobbiamo in ogni modo restare positivi, con Sannino stiamo lavorando su diversi ‘dettagli’ da mettere a posto. Sono fiducioso che contro l’Aarau faremo una prestazione solida per portare in casa almeno un punto".
Cosa intendi per dettagli?
"Lavoriamo molto a livello tattico. Sapevamo che non si poteva andare avanti così, si è reso necessario un cambiamento (come già fatto osservare le sedute in palestra se non proprio ‘bandite’ sono state dimezzate, ndr) ».
Possiamo parlare di cambiamento netto?
"Il primo step lo dobbiamo fare noi, cominciando con il toglierci di dosso questo forte blocco che abbiamo e giocare più sereni e fiduciosi delle nostre qualità e potenzialità. Cercando anche di ‘tirare’ fuori quella punta di orgoglio in più che tante volte ti aiuta a raggiungere dei risultati".
Un blocco magari anche mentale?
"Chiaro, i blocchi mentali portano sempre qualcosa dietro. Siamo una squadra molto giovane, tanti ragazzi sono alla prima esperienza. Siamo un po’ tutti penalizzati dai risultati che non arrivano".
Questa domanda l’avevo già posta a Dragan: pensi che ne verrete fuori?
"Ne sono sicuro. Se non ci crediamo noi, non ci crederà nessuno… Sono convinto che mettendo in campo prestazioni solide (grinta e cuore) e in particolare un carattere più forte di quello visto finora, ne usciremo. Sappiamo che non è facile ma ci sforzeremo al massimo ».
Mihajlovic anche stasera seguirà la partita dalla panchina: si spera di poterlo rivedere contro il Vaduz.
La classifica non suggerisce certamente entusiasmo. La squadra si è però allenata tutta la settimana, oltre che con i favori del tempo, in un clima molto positivo. Un segnale, a nostro modo di vedere, oltremodo incoraggiante.
Nell’intervista a Sannino tra le righe si è intuito che alla sosta invernale bisognerà andare sul mercato: almeno un rinforzo per reparto, anche due nella zona nevralgica del campo, autentico ‘buco nero’ in questa stagione. Reparto che è rimasto orfano di due giocatori di qualità, tatticamente perfetti: Nassim L’Ghoul e Johan Nkama. Il Mister nel suo esposto ha fatto capire che prima di seminare bisogna arare. C’è da augurarsi che Trujillo in dicembre corra ai ripari. Infatti non basterà più lavorare come si è fatto finora, per mettere il campionato sui binari giusti bisognerà fare qualcosa di molto diverso.
Aris, scusa la banalità della domanda: è lecito sperare in un risultato contro la capolista di Challenge?
"Sappiamo di misurarci contro una squadra in gran forma che ha vinto undici partite su dodici. È una partita difficile, siamo consapevoli che il nostro ruolino di marcia non va bene, siamo alla disperata ricerca di punti. Dobbiamo in ogni modo restare positivi, con Sannino stiamo lavorando su diversi ‘dettagli’ da mettere a posto. Sono fiducioso che contro l’Aarau faremo una prestazione solida per portare in casa almeno un punto".
Cosa intendi per dettagli?
"Lavoriamo molto a livello tattico. Sapevamo che non si poteva andare avanti così, si è reso necessario un cambiamento (come già fatto osservare le sedute in palestra se non proprio ‘bandite’ sono state dimezzate, ndr) ».
Possiamo parlare di cambiamento netto?
"Il primo step lo dobbiamo fare noi, cominciando con il toglierci di dosso questo forte blocco che abbiamo e giocare più sereni e fiduciosi delle nostre qualità e potenzialità. Cercando anche di ‘tirare’ fuori quella punta di orgoglio in più che tante volte ti aiuta a raggiungere dei risultati".
Un blocco magari anche mentale?
"Chiaro, i blocchi mentali portano sempre qualcosa dietro. Siamo una squadra molto giovane, tanti ragazzi sono alla prima esperienza. Siamo un po’ tutti penalizzati dai risultati che non arrivano".
Questa domanda l’avevo già posta a Dragan: pensi che ne verrete fuori?
"Ne sono sicuro. Se non ci crediamo noi, non ci crederà nessuno… Sono convinto che mettendo in campo prestazioni solide (grinta e cuore) e in particolare un carattere più forte di quello visto finora, ne usciremo. Sappiamo che non è facile ma ci sforzeremo al massimo ».
Intanto la situazione per il Bellinzona si è fatta pesantissima. Negli anticipi di ieri sera c’è da evidenziare la vittoria del Wil a Rapperswil Jona (2-1). Il cambio di allenatore (l’ex Lugano Selcuk Sasivari ha preso il posto di David Sesa) non è dunque servito ai padroni di casa che erano reduci da due sconfitte. Da notare che il gol partita porta la firma di Simone Rapp al minuto 46. Il Wil ha ora 7 punti in più dei granata che vengono a trovarsi a 6 lunghezze dallo stesso ‘Rappi’. Sempre ieri, l’Yverdon si è dovuto accontentare di 1 punto alla Maladière contro lo Xamax. È finita 2-2. Antonio Marchesano è l’autore dell’1-2 (incornata al 59’), il neocastellano Eris Abedini ha colpito la traversa. Stade Nyonnais-Etoile Carouge è invece terminata a reti inviolate. A concludere il 13.esimo turno sarà domenica Vaduz-Stade Lausanne Ouchy.
(Foto ENLA)